Si riceve e pubblica:
“Canta e Danza La Vita” è la manifestazione musico-tearale della Fondazione Opera Beato Bartolo Longo. All’ interno oltre ad una mostra artistica itinerante realizzata dagli utenti psichiatrici andrà in scena “Sister Act – Il Musical” , uno spettacolo musico-teatrale ideato dal gruppo artistico della Fondazione. Protagonisti gli utenti/attori delle comunità psichiatriche della Fondazione
( Casa Alloggio “L’ Amicizia”, Crap “Mons. Armando Franco” e Casa per La Vita “Madonna del Rosario” ) e la comunità educativa per Minori “Avvenire”.
Il Musical andrà in scena Domenica 24 Agosto alle ore 21.00 nella Villa Comunale di San Vito dei Normanni e il 28 Agosto alle ore 21.00 nell’ anfiteatro della Villa di Francavilla Fontana.
Due tappe estive importanti per la compagnia teatrale della Fondazione.
Il musical, rivisitato interamente e con un copione adattato ai componenti del gruppo è studiato in maniera tale da esaltare le grandi possibilità che gli attori della compagnia possiedono facendo attenzione a far vivere un’ esperienza arricchente e mai frustrante , mai carica di componenti ansiogene.
La storia narra di una eccentrica cantante da night che per caso assiste ad un omicidio ed è costretta suo malgrado a trasferirsi segretamente in un convento di suore, località preferita dalla polizia della città per proteggere i soggetti in pericolo. Qui Deloris, ( così si chiama la protagonista) viene a contatto con una realtà completamente diversa dal suo vivere quotidiano : il “monotono” mondo cattolico delle suore. Grazie alla sua esplosività Deloris, dopo un periodo di ambientamento e difficoltà farà riscoprire alla suore il gusto di uscire fuori , di mandare messaggi di conforto alla gente,di stare vicino e affiancare le persone non solo attraverso la preghiera “tradizionale” ma soprattutto attraverso la parola, la musica, gli affetti personali e soprattutto attraverso una spiritualità nuova, colorata ed intensa.
Deloris farà uscire allo scoperto le suore dell’ austero convento : durante lo spettacolo impareranno a rivalutare sé stesse e il mondo che le circonda colmandolo di colore ed entusiasmo, di vita.
Lo spettacolo, proprio come il film originale, affronta il tema delle parrocchie svuotate visto come assenza di comunione, di condivisione, di aggregazione sociale. Emerge in maniera molto forte
l’ aspetto sociale della religione cattolica ; l’ immagine della Chiesa è rivalutata e nello spettacolo si apprezza come il filo diretto con Dio possa essere anche divertimento, canto, danza.
Fedeli allo spirito che caratterizza l’Opera Bartolo Longo della terra delle origini del Beato, Fondatore della Nuova Pompei, da oltre trent’anni, come l’hanno voluta, sin dagli anni ’70, don Franco Galiano e i suoi collaboratori, i percorsi riabilitativi e di recupero delle comunità, varcando i recinti del contenimento psichiatrico e di qualunque condizionamento sociale, accompagnano giovani e meno giovani, verso un viaggio di riscoperta della grandezza e della bellezza dell’esistenza umana, che trasfigura ogni occasione in opportunità per cantare e danzare la vita da veri protagonisti, di “ un grande spettacolo in edizione unica e irrepetibile”.
