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Francavilla, il consigliere Curto: «Occorre un coordinatore delle opposizioni per contrastare la banalità dell’amministrazione»

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Da sinistra: Gianni Capuano, Domenico Attanasi, Euprepio Curto

 

Si riceve e pubblica:

Se si vuole impedire all’Amministrazione Bruno di capitalizzare a tassi crescenti il fiume di banalità da cui si è ormai investiti quotidianamente, è assolutamente necessario una riorganizzazione dell’opposizione e un suo definitivo coordinamento.

A tal fine, appare, pertanto, molto opportuno chiarire definitivamente che cosa si debba intendere per opposizione, che, per ciò che riguarda Progetto per l’Italia, non può che essere “opposizione senza aggettivi”.

Ovviamente, non mi sfuggono alcuni nodi di non poco conto che potranno incidere significativamente sia in termini di numeri che di qualità, il primo dei quali attiene sicuramente al ruolo e alla funzione del Nuovo Centrodestra che, almeno a mio personale parere, dovrà uscire dall’equivoco politico-amministrativo che fino ad oggi ne ha caratterizzato l’azione.

Sia detto con chiarezza: Progetto per l’Italia non ha nulla da chiedere (e, ovviamente, da pretendere) da Ncd che è assolutamente libero di fare legittimamente le scelte che riterrà più opportune e utili. Con una sola condizione: che non si perseveri nella opposizione sulle questioni marginali, per poi concludere a braccetto della maggioranza su quelle molto più serie e significative.

Una richiesta di chiarezza rivolta anche agli amici di Forza Italia e Puglia prima di tutto, alla luce di una intesa, fortunatamente naufragata, sulla Provincia, indicativa, però, di un dialogo (politico) che si auspica sia stato interrotto, pena il disorientamento di una opinione pubblica moderata già scossa dal fatto di aver consentito, proprio a Francavilla, la vittoria a sindaco, e di conseguenza, la elezione a Presidente della provincia a chi nella città degli Imperiali ha conseguito a primo turno un dignitoso, ma non esaltante, ventotto per cento.

Una richiesta di chiarezza rivolta agli uni e agli altri, al fine di sapere se vi sono margini di recupero di un minimo di dialogo (politico-amministrativo) tra Forza Italia e Ncd, in quanto, dalla libera e autonoma risposta che sarà data a tale domanda, anche le altre forze politiche collocate alla opposizione potranno determinare le proprie specifiche opzioni.

Altrettanto ovviamente, tale dialogo non potrà esaurirsi solo nell’autorevole ma insufficiente ambito istituzionale, e cioè in Consiglio comunale e nelle Commissioni. Ma dovrà spostarsi fuori, e cioè nelle sedi dei singoli partiti e Movimenti.

A tal proposito, appare quanto mai urgente che vi sia chi si assuma l’onere di coordinare le diverse forze politiche, ruolo che, a parere di Progetto per l’Italia, non può che spettare prevalentemente (ma non esclusivamente) ai due candidati sindaci non vincitori presenti in Consiglio comunale, o a chi, di essi, riterrà di caricarsi l’oneroso ma al contempo prestigioso fardello.

Solo così – a parere di Progetto per l’Italia – l’opposizione moderata potrà sperare di mantenere quella maggioranza che si vanta, a buon diritto, di tenere ancora nella città e che troppo sciaguratamente, sotto l’aspetto della rappresentatività istituzionale, è stata dilapidata negli ultimi tempi.

Euprepio Curto
Progetto per l’Italia

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