Ed eccole le prime foto ufficiali del “fattore C”, il fattore Uccio Curto, che starebbe per candidarsi alla Regione – dov’è già stato di casa in quest’ultimo quinquennio – a sostegno dell’aspirante governatore di centrosinistra, ed ex sindaco di Bari in quota Partito democratico, Michele Emiliano.
Non una ridiscesa in campo qualsiasi quella del già senatore di centrodestra (ai tempi e ai fasti di Alleanza nazionale), ma quasi l’innesco per polemiche che sono provenute e continuaranno a provenire da destra e da manca.
Ma Curto, fin da quando alla fine degli anni 2000, si è accasato al centro (dopo un rapido passaggio in Futuro e libertà di Gianfranco Fini, progetto politico naufragato anzitempo) è un uomo di centro, oggi esponente di spicco dei Popolari, oltre che segretario provinciale di Brindisi dell’Udc.
Il suo essersi schierato dalla parte di Emiliano ha però suscitato fermento anche sulla scena politica della sua città, Francavilla Fontana, dove siede in Consiglio proprio all’opposizione di quel centrosinistra, guidato dal sindaco democratico Maurizio Bruno, sostenuto anche da Rifondazione comunista e Sinistra ecologia libertà, cui al contrario darà manforte pe la conquista di via Capruzzi.
E non a caso dal capogruppo rifondarolo Emanuele Modugno sono piovute le prime critiche nei giorni scorsi, rispedite però al mittente dal capogruppo Pd Marcello Cafueri, che ha invitato alla coesione.
Hanno storto il naso anche dal centrodestra, meravigliati che un ex missino – quale si professa orgogliosamente lo stesso Curto, che a onor del vero non ha comunque mai rinnegato le origini e ogni singolo trascorso – possa aver optato per una così netta e opposta scelta di campo.
Dal canto suo, lo stesso candidato in pectore, direttamente dal suo profilo fb – dov’è da sempre molto attivo e spesso polemico – rintuzza alla sua maniera scettici e puritani:
«Rispetto all’ipotesi di candidatura alle prossime elezioni regionali nelle file dell’Udc, desidero fare alcune precisazioni:
a) ho solamente dato disponibilità alla candidatura, a precise condizioni, in assenza delle quali non la confermerei;
b) la simpatica sortita di qualche amico mi spinge, devo dire inevitabilmente, a confermare tale impegno, al di là e al di sopra delle condizioni poste…;
c) essendo sostanzialmente di cultura liberale, non mi pongo problemi d’imbarazzo alcuno. Gli imbarazzi li lascio a chi ancora oggi, e nonostante la “tenera” età, non riesce a scrollarsi di dosso le scorie dei detriti ideologici del passato;
d) salirò solo sul “mio” palco, e giammai sui “palchi altrui”;
e) e così, almeno spero, vissero tutti felici e contenti…».
