Non è la prima volta, probabilmente – anzi: sicuramente – non sarà l’ultima: un’autoambulanza è stata ostacolata dal passaggio a livello lungo la provinciale che collega Oria e Francavilla Fontana, in direzione Francavilla Fontana.
La foto che qui proponiamo è stata scattata attorno alle 14,54, quando il veicolo di soccorso, dopo aver superato il serpentone d’auto creatosi, come spesso accade, all’altezza dell’intersezione tra la strada e la ferrovia, ha dovuto arrestare la propria corsa a causa delle sbarre abbassate.
Non si sa se il 118 trasportasse in ospedale un paziente in condizioni gravi, tali quindi da richiedere il minor numero possibile di intralci lungo il percorso.
Sta di fatto che in alcuni casi, quando la vita o la morte di una persona è questione di attimi e un pronto soccorso può essere fondamentale in tal senso, ci si mettono di mezzo le barriere infrastrutturali, perché di questo si tratta.
Di chi è dunque la colpa? Probabilmente di nessuno, forse un po’ di tutti. Perché come in effetti e giustamente fuori dai centri abitati e persino dentro paesi e città si realizzano i rondò per eliminare incroci pericolosi ed evitabili rallentamenti, così si potrebbero almeno mettere in cantiere sopraelevate in grado di consentire da una parte il deflusso del traffico automobilistico e ferroviario, dall’altra l’efficienza – come nel caso su descritto – dei soccorsi.
Un’operazione difficile e lunga, se si considera che dovrebbe esserci prima l’accordo tra le parti coinvolte – Ferrovie dello Stato, Provincia e Comune o Comuni – e poi i classici tempi elefantiaci per progettare e appaltare, ma certamente un’ipotesi della quale almeno tenere conto.
Prima che, se non è già accaduto, qualcuno non debba perdere la vita a causa di un passaggio a livello.