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Oria, un rifugio col contributo di tutti: «Aiutateci, i cani aggressivi ce li prendiamo noi»

cani
C’è chi organizza imponenti cordate per effettuare grossi investimenti di denaro, mentre loro ne organizzano una, piccola piccola, per evitarne altri d’investimenti e, soprattutto, per evitare che qualcuno si faccia del male. In primis, i loro amici pelosi, poi anche chi da essi si senta minacciato.
Si fonda sull’azionariato popolare e sul volontariato una nobile iniziativa ideata da Vito Albano, Antonietta Perrucci, Serena Carone, Francesca Dell’Aquila, Serena Spina, Ivan Facciolati e diversi altri amanti degli animali, i quali intendono realizzare a Oria un rifugio per cani in difficoltà o particolarmente aggressivi e che sono quindi avvertiti come una minaccia dalle persone.
Grazie al contributo di un loro amico, nei giorni scorsi con un trattore è stato ripulito dalle erbacce un terreno poco fuori Oria (ma per il momento è meglio aspettare prima di dire dove di preciso) che è loro stato donato da Lucia Dellisanti, dove un domani, magari grazie al contributo dei cittadini, potrà finalmente sorgere la struttura con annessa infermeria. I passi successivi saranno quelli di recintare il fondo e di sistemare le due stanzette destinate proprio all’infermeria.
Ovviamente, per coronare il loro sogno questa gente, che ci sta mettendo del suo, ha bisogno di sostegno economico e, dunque, ogni contributo è ben accetto. In fondo, del servizio – totalmente gratuito – beneficerà l’intera comunità. In periodi di crisi come questo, una crisi che interessa purtroppo anche le finanze pubbliche, sono premiare i privati che – secondo il principio della classica “colletta” – uniscono le forze per fare qualcosa di utile per tutti.
Chiunque fosse interessato a dare una mano, sia in termini di forza lavoro che in denaro, può rivolgersi tranquillamente a Vito (presso Akropolis o Pantheon).
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