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Il Consiglio di Stato: in attesa del Tar, a Torre Santa Susanna resta il commissario

consiglio comunale torre santa susanna

Michele Saccomanno
Michele Saccomanno

Il commissario straordinario Pietro Massone continuerà a guidare, per l’ordinaria amministrazione, il Comune di Torre Santa Susanna in attesa che il Tribunale amministrativo regionale della Puglia – sezione di Lecce, il prossimo 5 luglio, si pronunci nel merito del ricorso presentato dal sindaco Michele Saccomanno (dai suoi assessori e consiglieri comunali) sfiduciato a fine febbraio da 9 componenti delle assise su 17 (primo cittadino compreso).

L’ha stabilito oggi (venerdì 9 giugno 2017) in via cautelare con ordinanza ad hoc il Consiglio di Stato in composizione collegiale (Marco Lipari, presidente; Francesco Bellomo, consigliere; Lydia Ada Orsola Spiezia, consigliere, estensore; Sergio Fina, consigliere; Oswald Leitner, consigliere) che ha confermato il ribaltamento di una precedente sospensiva con cui il Tar aveva, di fatto e nelle more, ripristinato lo status quo ante.

La controversia nasce da un piccolo, ma non trascurabile, dettaglio: i 9 dissidenti (quattro consiglieri ex di maggioranza e cinque già in minoranza) anticiparono la loro volontà di dimettersi con una PEC, inviata a nome anche degli altri otto, da uno soltanto di loro.

Quest’ultimo e gli altri otto confermarono poi le loro intenzioni, protocollando le dimissioni in Comune. Secondo la tesi di Saccomanno e i suoi, però, le dimissioni via mail del consigliere “portavoce” sarebbero valse soltanto per il diretto interessato e non, contestualmente, anche per gli altri otto. Da ciò sarebbe discesa la sua surroga (con un consigliere che avrebbe rinsaldato i numeri della maggioranza) e, in seguito alle dimissioni formali presso l’Ufficio protocollo, anche la surroga – successiva – degli altri otto.

Una questione spinosa che in questi mesi è stata oggetto di numerose interpretazioni e colpi di scena, sulla quale una prima statuizione effettiva (non cautelare) giungerà all’inizio del prossimo mese. Sebbene non sia difficile intuire che, qualunque cosa decidano i giudici amministrativi di primo grado, saranno poi il Consiglio di Stato ed eventualmente la Cassazione a dover porre la parola fine a questa intricata vicenda.

Oggi come oggi, comunque, possono, perlomeno temporaneamente, cantare vittoria i consiglieri dimissionari Cosimo Morleo e Giuseppe Antonio Longo, Antonio Baldassarre Epifani e Alessia Coppola (tutti di Area popolare), Giuseppe Rizzo (Popolari per l’Italia), Antonio Trinchera e Giuseppe Santo Arena (Forza Italia), Maurilio Mino Nigro e Pompeo Petarra (Pompeo Petarra Sindaco). La gestione prefettizia dell’ente, insomma, prosegue fino al nuovo ordine.

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