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Gioco d’azzardo online in crescita, ma occhio a scegliere piattaforme sicure

gioco online digitale

Da qualche tempo a questa parte, il Governo ha preso di mira – per far quadrare i conti dello Stato – il settore del gioco d’azzardo. I recenti giri di vite sulla quantità delle sale da gioco fisiche spostano di fatto il pubblico verso i casinò online, che gli utenti devono selezionare con particolare cura, stando bene attenti a scegliere delle piattaforme sicure munite di licenza AAMS (Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato.

La Legge di Stabilità 2017, infatti, ha previsto l’eliminazione delle slot machine dai luoghi fisici non regolamentati (ristoranti, alberghi, edicole) ma, in compenso, ha previsto la concessione di 120 licenze “digitali” dal costo di 200mila euro ciascuna. Un considerevole passo, insomma, verso il dirottamento degli utenti dai tradizionali spazi di aggregazione verso il computer (o i cellulari, con le app sempre più diffuse).

Ciò significa che se da una parte sarà possibile imbattersi in concessionari seri e affidabili, dall’altra rischieranno di proliferare i cosiddetti siti-trappola, ossia quelli che non dispongono delle garanzie di legge e, anzi, mettono a repentaglio i risparmi dei giocatori. Giocatori il cui numero, in ogni caso, negli ultimi anni è in aumento (il settore del gioco d’azzardo è la quarta “impresa” del Paese coi suoi 88 miliardi di euro stimati nel 2015) e anche in trasformazione.

Stando due ricerche condotte di recente dal Cnr (Consiglio nazionale della ricerca), infatti, il giocatore-tipo non è più soltanto l’adulto alle prese con significative difficoltà economiche, ma ormai anche l’anziano over 65 e il giovane. I primi, più tradizionalisti, si dedicano e appassionano maggiormente a “gratta & vinci”, Superenalotto e VLT (le slot); i secondi, invece, optano spesso e volentieri per l’online, che è decisamente più a portata di clic. Nella fascia d’età 15-19 anni, il 65 per cento predilige le scommesse sportive, il 35 per cento il poker.

E anche lo Stato, seppure indirettamente, sembra puntare più sul gioco digitale che su quello fisico, in quanto sicuramente meglio regolamentato e riconoscibile dal logo AAMS, che è necessario esporre in abbinamento agli estremi della licenza. Il cosiddetto gioco responsabile, insomma, passa dalla Rete. L’importante è che, a monte, la scelta ricada su operatori altrettanto responsabili.

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