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Intimidazioni a sindaco e consiglieri, Ciracì porta il caso in Parlamento: «Riflettori puntati sul cimitero»

nicola ciraci camera
 
Si riceve e pubblica:
Quest’oggi ho presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno per porre l’attenzione sui gravi atti intimidatori ai danni del sindaco e di alcuni consiglieri comunali della di Francavilla Fontana. Si tratta di accadimenti che stanno minando la pacifica convivenza civile, politica e amministrativa di una città purtroppo caratterizzata, in quest’ultimo periodo, da un clima d’instabilità politica con continuò cambio di assessori e di maggioranze.
 
Per tali ragioni ho chiesto al ministro di sapere se è informato dei fatti, se il prefetto gli abbia comunicato l’intenzione di convocare il Comitato per l’ordine e la sicurezza nel quale decidere iniziative comuni finalizzate ad arrestare questo fenomeno che potrebbe anche essere collegato ad ambienti criminali che guardano, con sempre maggiore attenzione, alla P.A. come fonte di arricchimento, se si abbia certezza che gli uffici del Comune di Francavilla stiano attuando in maniera fiscale, ai fini di prevenzione, controllo e contrasto delle infiltrazioni mafiose, il Protocollo sulla Legalità sottoscritto proprio con la Prefettura.
Ovviamente, in un simile contesto non potevano passare inosservate le preoccupazioni del senatore Curto, a cui unitamente agli altri amministratori va la mia vicinanza, circa alcune operazioni in fieri diproject financing – da lui stesso indicate come le «procedure a più alto rischio tra quelle adottate dagli enti locali, in quanto le amministrazioni non sono nelle condizioni di proporre al proponente le più opportune varianti».
In particolare, le preoccupazioni espresse a mezzo stampa dall’ex parlamentare riguardavano la realizzazione di un tempio crematorio, di un colombario e, in sostanza, di nuovi loculi nel cimitero di Francavilla Fontana.
 
Lo stesso Curto aveva chiesto «di accendere i fari, al momento solo politici, su un affare che si presenta come milionario con la connessa gestione».
 
Io ho trovato strano che l’invito del senatore a stoppare il tutto per renderlo più trasparente non abbia sortito alcun effetto.
 
Sono certo che possa essere lo stesso consigliere comunale Curto, specie in considerazione della la sua nuova collocazione politica – “apertura di credito condizionata e a tempo” in favore dell’Amministrazione – a determinare le condizioni di trasparenza già richieste. Ciò, anche al fine di evitare quanto sta succedendo a Botrugno (Lecce) dove si è scatenata una pressante protesta popolare.
 
Ad ogni modo, di tanto, delle mie perplessità, nelle prossime ore, renderò edotti il prefetto e il questore, oltre che con lo stesso sindaco Bruno.
On. Nicola Ciracì – Direzione Italia
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