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Passaro (Si): “L’asilo nido ai privati? Sarà più caro, il sindaco mentiva”

Maria Passaro, presidente del Consiglio comunale (Sel) e, in fondo, il segretario Domenico Magliola
Maria Passaro, presidente del Consiglio comunale (Sel) e, in fondo, il segretario Domenico Magliola

Si riceve e pubblica:

Nonostante il sole cocente di agosto, Sinistra italiana rimane vigile nel denunciare ciò che accade nella nostra cittadina di Francavilla Fontana. L’operazione dell’Amministrazione Bruno nello smantellamento del servizio pubblico a favore di quello privato, si percepisce e si concretizza proprio oggi, più che mai, dopo l’incontro che le famiglie, intenzionate a usufruire del servizio dell’asilo nido “Le Coccinelle” per l’anno 2017/18, hanno avuto con il nuovo gestore. Ricordiamo che,“Le Coccinelle” struttura comunale, per volontà politica di questa amministrazione Bruno, non sarà più gestita dall’ Ente Comune. Quello che in questi mesi abbiamo detto e raccontato in Consiglio comunale, battendoci anche con una raccolta firme – 1200 cittadini sottoscrittori – assieme alla CGIL, per non permettere l’esternalizzazione di questo servizio, per trent’anni fiore all’occhiello di questa comunità, comincia a manifestarsi nella cruda realtà.

Si possono già toccare con mano gli effetti della concessione a terzi dell’asilo nido a fronte di un misero canone annuale di euro 12.810,79.

Mentre il Sindaxo Bruno si è pregiato sui social di aver chiuso questa banale gara di affidamento, assicurando tariffe più economiche per le famiglie e servizi aggiuntivi, si sfata la sua dolce favoletta, che vede in realtà un aumento esorbitante dei costi per le famiglie a fronte di un servizio inferiore rispetto a quello ricevuto lo scorso anno.

Siccome non raccontiamo chiacchiere ma solo la cruda verità, facciamo presente che per quest’anno sarà richiesta a tutte le famiglie, a prescindere dal reddito, una quota d’iscrizione pari a 200 euro, mai prevista fino ad oggi.

Inoltre, a titolo di esempio, una famiglia che ricade nella fascia ISEE tra i 15 mila euro ed i 20 mila subirà un aumento di 180 euro mensili per un servizio orario inferiore rispetto a quello dell’anno precedente, esattamente fino alle 16, più altre somme da definirsi, se e quando riuscirà a partire il servizio fino alle ore 18.

Al momento le ripercussioni economiche, che non sono di poco conto, arrecheranno pesanti squilibri alle finanze delle famiglie, per un servizio che oggi la legge italiana riconosce essere alla base dell’educazione primaria dei nostri bambini a partire dai 0 anni, a cui tutti indistintamente dovrebbero accedere.

Naturalmente questa amministrazione va contro corrente, ed invece di sostenere e garantire determinati percorsi educativi, soprattutto quando ci sono gli strumenti per poterlo fare, si scrolla di dosso ogni responsabilità, mostrando una certa insensibilità rispetto ad una questione così delicata, operando in maniera insensata e determinando, così facendo, solo condizioni negative per l’intera comunità francavillese.

Come sempre, caro Sindaco, il tempo è galantuomo nel ristabilire la verità e le ragioni!

Maria Passaro

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