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Occhio agli insulti su facebook, noi ce ne dissociamo e invitiamo a una maggiore educazione

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Un conto è criticare un politico (o una politica) sul piano politico, tutt’altro conto è lanciarsi e scadere in becere offese personali o in illazioni non documentate. L’ultimo caso in ordine di tempo – ma l’elenco è, purtroppo, lungo – ha riguardato il senatore Euprepio Curto, nei cui confronti oggi si è scatenata la barbarie dei social. Né Curto né tutti gli altri attori politici hanno sicuramente bisogno di avvocati d’ufficio in quanto sono perfettamente in grado di difendersi da sé. In ogni caso, Lo Strillone si dissocia dalle accuse – spesso insolenti, pesanti e infondate – che sono state mosse contro la sua persona e, indirettamente o direttamente, contro la sua famiglia. Un paio di maniche è dire o scrivere che, nel corso della sua attività pubblica, Curto (o chiunque altro) non sia piaciuto, che avrebbe potuto fare di più, ecc. ecc. Un altro paio di maniche è asserire che abbia rubato, sia un delinquente e ulteriori amenità assortite. Il diretto interessato, che al di là della sua attività politica è anche un legale, già domattina, sporgerà denuncia-querela nei riguardi degli autori dei commenti peggiori che l’hanno addittato sulla pagina facebook dello Strillone, commenti che peraltro sono stati già rimossi. L’invito, da parte nostra e nello stesso interesse dei commentatori, è quello di utilizzare sempre un linguaggio e toni almeno prossimi al comune senso della civiltà, anche perché ciascuno poi risponde in proprio di ciò che scrive su fb nonostante vi sia magari registrato con uno pseudonimo. Una personalità politica, così come qualsiasi altro protagonista delle nostre notizie, deve essere trattata nei limiti della decenza. Sebbene alcuna responsabilità concernente quei commenti possa essere attribuita allo Strillone – d’altro canto, sarebbe impossibile monitorare h24 la pagina fb – ci si scusa, principalmente a nome dei commentatori/odiatori seriali, con il senatore Curto e con chiunque altro possa essersi ritrovato nelle sue stesse condizioni.

 

 

 

 

 

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