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Amministrative Oria – Il quadro: chi sfiderà Carone? Centrodestra diviso, si viaggia verso il doppio candidato

Il municipio di Oria
Il municipio di Oria

Non se ne conosce ancora la data certa, ma le elezioni amministrative sono, per forza di cose, sempre più prossime. Se altrove ci sono già diversi candidati sindaco, a Oria ce n’è uno solo. O, meglio, una soltanto: Maria Lucia Carone che, con la sua Coalizione per il Cambiamento, uscì sconfitta – di misura – dal secondo turno della precedente tornata 2015.

Chi saranno i suoi sfidanti?

Le ipotesi sono diverse, le certezze poche.

Maria Lucia Carone, finora l'unica candidata certa
Maria Lucia Carone, finora l’unica candidata certa

I numerosi incontri susseguitisi nei mesi post “disarcionamento” di Cosimo Ferretti (dal cavallo imbizzarrito della sua maggioranza) non hanno prodotto granché di nuovo e hanno, anzi, amplificato divisioni e veti incrociati nel cosiddetto centrodestra.

Da una parte i “carboniani”, dall’altra il resto.

Chi sono i carboniani? È presto detto: i seguaci o, per essere più precisi, le persone politicamente vicine a Pino Carbone (già candidato sindaco, sconfitto nel 2011 da Cosimo Pomarico). Tra loro, anche un consistente numero di recenti e passati ex amministratori locali (come Toni Fullone, Antonio Micelli, Lino Spina, Antonio Metrangolo, Antonio Farina, Mauro Marinò, Claudio Zanzarelli, Domenico D’Ippolito, Anita Sartorio, ecc.).

Chi rappresenta il resto? Un insieme di forze politiche che spazia da Forza Italia alla Lega (di quest’ultima non è chiaro se ne comparirà il simbolo), passando per Fratelli d’Italia, Identità e Coesione (dell’ex presidente del Consiglio comunale Glauco Caniglia) e Direzione Italia (dell’ex sindaco Pomarico).

Pino Carbone
Pino Carbone

Sembra che ciascuno di questi gruppi, dopo vari ma vani tentativi di avvicinamento, esprimerà, alla fine un proprio aspirante primo cittadino.

I carboniani hanno fatto quadrato, neanche a dirlo, attorno al loro leader Carbone, l’unico in grado di rappresentarne tutte le anime, a tal punto da essere il candidato in pectore di questa potenziale coalizione (composta, si mormora, da quattro liste civiche più un partito nazionale con a capo Romualdo De Simone).

Resta il dilemma Ferretti: con chi si schiererà, se sarà nuovamente della partita, l’uscente (e recordman di preferenze personali) Ferretti?

Fabio Stranieri, coordinatore cittadino di Forza Italia
Fabio Stranieri, coordinatore cittadino di Forza Italia

Forza Italia & Co., invece, pare che alla fine decideranno di scendere in campo per conto proprio. Considerato il momento delicato e d’indecisione, potrebbe essere proprio il coordinatore cittadino dei forzisti il trait d’union: l’avvocato Fabio Stranieri. L’accordo o, se si preferisce, il patto di non belligeranza intorno a questo nome – dopo che nei mesi scorsi ne erano circolati altri, in ultimo quello della psichiatra Enza Pinto – sarà trovato, probabilmente, stasera stesso (venerdì 23 marzo). Neppure quest’altra ipotetica squadra difetterebbe di ex amministratori: Pino Destradis, Egidio Conte, Gianfranco Sorrento, lo stesso PomaricoGiancarlo Marinò, Umberto Peluso, Francesco Biasi (forse), ecc.

Ma c’è dell’altro altro rispetto a Coalizione per il Cambiamento, carboniani e cosiddetto centrodestra?

Sicuramente ci saranno i 5 Stelle, forti dello straordinario risultato conquistato il 4 marzo anche a Oria. Si sa che politiche e amministrative sono due cose differenti, ma i pentastellati proveranno a sfruttare l’onda lunga del Parlamento e a conseguire dei numeri lusinghieri anche alle comunali. Come per le candidature nazionali si passa dalle “parlamentarie”, però, a livello locale si dovrebbero celebrare delle primarie “comunitarie” per scegliere aspirante primo cittadino. Si dovrà aspettare ancora un po’, insomma, per conoscere l’alfiere o – come pare – l’alfiera degli ex grillini.

Un outsider potrebbe, infine, spuntare dalla società civile: Giorgio Pastorelli, poliziotto in servizio a Taranto, starebbe da tempo lavorando a una sua proposta autonoma, con tanto di liste a supporto, sebbene non si esclude che il suo progetto e quello del M5S possano in qualche modo, alla fine, incontrarsi e combaciare.

Prima che, tra poco più di una settimana, le campane delle numerose chiese suonino a festa per la Resurrezione, il quadro sarà probabilmente più chiaro. Nell’uovo di Pasqua non dovrebbero comunque esserci, salvo miracoli, grosse sorprese.

Eliseo Zanzarelli

 

 

 

 

 

 

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