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Furti di olive e abbattimento degli alberi per ricavarne legna da ardere: arresti e denunce sempre più frequenti

Foto taglio legna 02 ulivo

I furti in campagna sono da annoverare tra i reati predatori più odiosi. Le associazioni di categoria e i singoli agricoltori spesso lamentano per i cospicui danni agli uliveti. Il problema si fa più diffuso soprattutto nel periodo della raccolta del frutto e comporta due tipi di perdite economiche, una legata ala mancanza delle olive, l’altra al danneggiamento degli alberi, già minacciati dalla Xylella Fastidiosa. Dall’inizio dell’anno, sono state sei gli arresti in flagranza in relazione al furto di olive.

Nel mese di gennaio, i carabinieri della Stazione di Latiano hanno arrestato una persona e denunciato a piede libero altre cinque. Il 10 febbraio scorso, cinque persone in un colpo solo sono state arrestate, in contrada Giovannella, dai militari della Stazione di Villa Castelli e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana. Nel mese di marzo, gli uomini della Stazione di San Pancrazio Salentino hanno arrestato una persona a causa dell’abbattimento di un ulivo secolare da cui aveva ricavato 50 quintali di legna da ardere. Ieri, giovedì 22 marzo, infine, i carabinieri della Stazione di pezze di Greco hanno denunciato a piede libero – sempre per furto di olive – un 47enne fasanese.

 

 

 

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