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I carabinieri a caccia d’incidenti fasulli, denunciate per truffa altre due persone

Non cessano le truffe ai danni delle compagnie assicuratrici. I carabinieri della Stazione di Villa Castelli hanno denunciato a piede libero A.S., di 47 anni, e S.F., di 49, tutti e due residenti a Villaricca (Napoli) poiché ritenuti responsabili, nel mese di ottobre 2017, della simulazione di un incidente stradale a Sessa Aurunca (Caserta) cui è seguita la richiesta di risarcimento danni.

Negli ultimi anni, i carabinieri della Stazione di Villa Castelli hanno acquisito una particolare specializzazione investigativa nello scoprire le truffe finalizzate a ottenere indennizzi per sinistri stradali mai avvenuti. La fonte delle indagini sono state le denunce presentate da un legale del posto per conto di una compagnia di assicurazioni con sede a Roma. Periodicamente vengono formalizzate presso gli uffici di quel Comando Stazione tutta una serie di querele relative a presunti incidenti verificatisi in varie parti del territorio nazionale e denunciati all’assicurazione.

I militari della Stazione, acquisite le querele, interessano il Comando dell’Arma competente per territorio al fine di accertare se il sinistro si sia effettivamente verificato, ed eventualmente quale fra le forze dell’ordine sia intervenuta per i rilievi. Contestualmente, procedono ad accertamento anagrafico circa l’effettiva esistenza dei soggetti coinvolti nel sinistro. Dopo di che, con formale comunicazione di notizia di reato, interessano la Procura della Repubblica nel cui Circondario sarebbe avvenuto il sinistro.

L’Autorità Giudiziaria, esaminata la documentazione compendiata nell’informativa della Stazione Carabinieri, può disporre, se lo ritiene, ulteriori accertamenti di natura tecnica, finalizzati a stabilire se effettivamente i soggetti coinvolti – conducenti, testimoni, infortunati – si trovassero nello stesso luogo nel momento dell’evento.

Tale attività investigativa è finalizzata a contrastare una prassi ancora troppo diffusa.

La norma giuridica prevista dal legislatore e che trova applicazione è l’aricolo 642 del codice penale, che prevede una pena fino a 5 anni di reclusione a chi denuncia un sinistro non accaduto, oppure distrugge, falsifica, altera o precostituisce elementi di prova o documentazione relativa al sinistro.

L’attività di contrasto ha fatto sì che, negli ultimi anni, un elevato numero di truffe sia stato scoperto e che i responsabili siano stati denunciati.

Nel solo anno 2017, sono stati segnalati 104 tentativi di truffa e deferite in stato di libertà 106 persone. Anche nei primi mesi dell’anno 2018, l’attività d’indagine nello specifico settore procede in modo molto spedito.

 

 

 

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