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Oria, metà dei consiglieri di maggioranza punta alla presidenza del Consiglio comunale

La metà dei consiglieri di maggioranza (cinque su dieci, sindaco escluso) ambisce a ricoprire la carica di presidente del Consiglio comunale di Oria.

Lucia Iaia

È quanto emerso nel corso di una riunione-fiume tenutasi ieri, fino a tarda ora, nei locali del municipio.

Un nodo che Maria Lucia Carone, insieme con le forze politiche che la sostengono, dovrà sciogliere in fretta: venerdì prossimo (27 luglio, ore 18) infatti, si terrà la prima seduta delle nuove assise che, tra le altre cose, dovranno dotarsi del “capo” dell’assemblea.

Nazario Galeone

Il quintetto di aspiranti presidente è così composto:

  • Lucia Iaia (in quota Cambiamo Storia, consigliere anziano della Coalizione per il cambiamento in base alle preferenze personali sommate a quelle di lista);
  • Nazario Galeone (Insieme per Oria, consigliere più suffragato della Coalizione per il Cambiamento);
  • Gianluca Schifone

    Gianluca Schifone (Oria è, coordinatore del suo movimento e candidato più votato della sua lista);

  • Tommaso Carone (Oria è, tra i fondatori della Coalizione del Cambiamento e tra gli artefici, nel 2015, della candidatura a sindaco di Maria Lucia Carone);
  • Cosimo Patisso

    Cosimo Patisso (ex consigliere di maggioranza con il sindaco Cosimo Ferretti e primo degli eletti in quota Udc, unico partito di maggioranza cui, finora, non è stata riconosciuta alcuna carica).

Tommaso Carone

Intanto, usciti allo scoperto gli aspiranti, questa sera ci sarà probabilmente un’altra riunione finalizzata a fare sintesi. Si dovrà concordare, infatti, prima del 27, quantomeno il criterio col quale individuare il presidente. L’idea del sindaco, difatti, è quello di giungere in aula consiliare compatti intorno a un unico nominativo.

Diversamente, il rischio sarebbe quello di far “pesare” oltremisura i voti della minoranza, che potrebbe confluire sul presidente più gradito tra quelli proposti dalla maggioranza o – in caso di particolari scissioni – addirittura eleggere un suo rappresentante.

L’impressione è però che, per scongiurare queste due eventualità, l’Amministrazione Carone – seppur non senza possibili strascichi – alla fine farà quadrato e indicherà una figura unitaria.

 

 

 

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