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Erchie, impianto di compostaggio: comunicato l’avvio dei lavori, ma il sindaco non molla


Si riceve e pubblica:

Ieri mattina,  nella sede  della provincia di Brindisi, un’animata discussione ha visto da una parte  il sindaco  di Erchie, Giuseppe Margheriti, il vice sindaco Chiara Saracino, i consiglieri di opposizione Giuseppe Polito e Ilaria Roma e una rappresentanza del comitato “no all’impianto di compostaggio”  e,  dall’altra, il presidente della Provincia Domenico Tanzarella e il dirigente del Servizio Ambiente Pasquale Epifani. Oggetto della discussione,  l’impianto di compostaggio e la comunicazione di avvio dei lavori. L’incontro si è concluso concluso con un nulla di fatto da parte della Provincia.

La Provincia resta sorda, come sorde restano le altre Istituzioni alle quali abbiamo ufficialmente chiesto di esprimersi. Nel campo sanitario, della sicurezza e della tutela dell’ambiente, l’assetto  politico amministrativo è caratterizzato da una ripartizione delle competenze tra Stato, Regioni e Comuni, con molte imperfezioni e distorsioni interpretative. Auspico che possa essere posto in essere ogni utile sforzo per definire procedimenti  ambientali trasversali degni di amministrazioni efficienti”, dichiara il sindaco. 

Ma veniamo alla ricostruzione dei fatti.

Il Consiglio di Stato, adito dal Comune di Erchie, ha definitivamente stabilito l’esecutività della prescrizione n. 20 della VIA-AIA che impone, quale condizione sospensiva dell’efficacia della stessa, almeno relativamente all’avvio dei lavori per la realizzazione dell’ormai noto impianto di compostaggio, la sottoscrizione di una apposita convenzione regolante i rapporti tra Comune di Erchie e Società.

La Convenzione stipulata il 4 maggio del 2016 resta vincolante per le parti (con buona pace di chi, sostenendo il contrario, ne richiedeva la revoca) e il sindaco chiede a gran voce che sia rispettata integralmente, con particolare richiamo all’art. 2 ultimo comma:  “Il Comune impegna la società Heracle alla formulazione di richieste e ogni altro atto utile alla modifica dell’AIA esistente nella parte relativa alla conversione dei codici CER riferiti ai fanghi di depurazione in FORSU da raccolta differenziata”. In buona sostanza, con la sottoscrizione della convenzione la Società si impegna alla conversione del trattamento dei fanghi in umido.

Nel frattempo, il 31 maggio 2018, a  fronte della valutazione tecnico ambientale formulata da esperti del Di.S.Te.B.A.  dell’Università del Salento, emergono elementi che impongono una nuova valutazione dei dati relativi al territorio e di carattere epidemiologico e ambientale. Il sindaco, su indirizzo del Consiglio Comunale, chiede la riapertura della VIA-AIA e scrive alla Provincia, all’Arpa, alla ASL e alla Procura della Repubblica, notiziando di tanto il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, On. Sergio Costa. Risposte? Nessuna. 

Nel mese di giugno 2018, il Comune apprende  della richiesta di Autorizzazione Unica ex art. 12 del D. Lgs. 387/03 per la produzione di energia elettrica, avanzata dalla Società alla Regione Puglia sullo stesso progetto presentato e autorizzato dalla Provincia e, quindi, senza modifiche progettuali a recepimento della Convenzione.    

Il sindaco, a fronte dell’evidente contraddizione tra l’agire della Società e gli impegni dalla stessa assunti con la sottoscrizione della clausola della eliminazione del trattamento dei fanghi, scrive al Ministro dell’Ambiente On. Costa, al Ministro per lo Sviluppo Economico On. Luigi di Maio e al Ministro per la Coesione territoriale Sen. Barbara Lezzi chiedendo interventi volti alla vigilanza e alla verifica della legittimità dell’iter procedimentale.  Risposte? Nessuna. 

“È molto strano – continua il Sindaco Margheriti – che chi prima scalciava contro qualcosa o qualcuno, che i paladini del giusto e del giustizialismo, dei diritti dei Cittadini, della correttezza e la trasparenza dell’azione amministrativa, adesso siano sedati dalla comoda poltrona dalla quale immaginano di promanare timore reverenziale. Dov’è la Senatrice Lezzi che nella passata legislatura, dai banchi dell’opposizione,  avanzava interrogazione all’allora Ministro dell’Ambiente, al Ministro dello Sviluppo Economico e al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, chiedendo agli stessi di esprimersi in merito alla conformità del procedimento attivato, alla competenza della Provincia in luogo della Regione e rilevava l’assenza di valutazioni dell’Autorità di Bacino. Come mai ora tace?

“E dove è l’attivismo, per puro caso coincidente con la campagna elettorale della poi On. Macina che lo scorso maggio, raggiunto l’agognato traguardo,  rassicurava la piazza affermando testualmente ‘in virtu’ del ruolo che ricopro sarà mia cura continuare a seguire quella che fu l’interrogazione parlamentare della senatrice Barbara Lezzi, rieletta, quindi seguiremo anche quell’iter e seguiremo altre strade perché oggi possiamo chiedere informazioni precise ad altri enti coinvolti’?”.

“Si può sempre cambiare idea nella vita – prosegue il primo cittadino – ci si può accorgere di avere commesso degli errori operando scelte o valutazioni in buona fede che, nel tempo,  si sono rivelate essere sbagliate. Lo dicano chiaramente allora, che così come per la questione ILVA, per la TAP e per i vaccini, anche per l’impianto di compostaggio ora fanno dietrofront. Naturalmente in assoluta buona fede. È sempre una questione di chiarezza, di lealtà per verso il territorio, di capacità di governare. È semplice e banale sollevare le armi dall’opposizione salvo poi deporle quando si governa. Nel più assoluto silenzio istituzionale, anche a fronte  dei reiterati solleciti, ho interessato il Senatore Luigi Vitali,  vice presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato e Coordinatore della Regione Puglia di Forza Italia, già intervenuto sulla delicata questione dell’ILVA, che lo scorso 12 settembre, facendosi carico del problema, ha presentato interrogazione al  Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio chiedendo allo stesso quali iniziative intenda porre in essere in merito. Spero che finalmente le istanze possano essere discusse e definite nelle sedi opportune, con spirito leale e costruttivo a tutela dell’interesse pubblico”.

Comunicato stampa Amministrazione comunale di Erchie  

 

 

 

 

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