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Boom per gli Stadio, non una novità: se gratis, pienone garantito. Confronti inutili

Foto: Angelo Genovese

Gli Stadio piacciono. Gli Stadio non piacciono. Siamo alle solite. Come per Clementino e i Nomadi, solo per citare i più recenti. Intanto, però, sempre piazze e stadio (con la minuscola) sono stati pieni. E vai di selfie, balconi e foto (con drone e no), più o meno strategiche, per i raffronti. È stato così anche ieri sera in piazza Giovanni XXIII a Francavilla Fontana.
Inutile fissarsi: tutti questi artisti hanno gratuitamente riscosso grande successo, e ci sarebbe mancato altro. Siccome, però, da queste parti si tende a competere, una soluzione e una bella sfida, in teoria semplicissime, ci sarebbero.
Volete vedere chi tira più e chi meno per fare attendibili paragoni?
I prossimi concerti patronali e simili siano a pagamento. Il Comitato ingaggia i cantanti, i cittadini contribuiscono all’ingaggio di quei cantanti. Se restano soldi, li si mette a bilancio (del Comitato, con rendiconto immediato al Comune, che deve necessariamente sapere) ed eventualmente li si reinveste per l’anno dopo.
Sarebbe bellissimo e molto democratico anche lanciare un sondaggio (persino da oggi stesso) su chi, tra i possibili ospiti, sarebbe gradito e su chi no.
Solo per fare un esempio: volete gli Stadio o Vasco Rossi? E la gente vota.
Se l’idea non piace o non è fattibile, si eviti almeno la stucchevole gara a chi, ieri o ieri l’altro, ha fatto più presenze.
Si sa da sempre che quando è gratis, “uncimi tuttu”. Piazze e stadi pieni ovunque, per chiunque.P.S.: anche quella di quest’anno è stata una bella festa patronale, complimenti a tutti.

 

 

 

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