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Droga dall’Albania al Salento profumata e nascosta nel gommone: sei arresti


Grazie a un ingegnoso stratagemma trasportavano ingenti quantità di droga dalle coste dell’Albania a quelle del Salento: gli stupefacenti erano stipati nei tubolari di un gommone e poi profumati con dell’essenza al gelsomino per eludere il fiuto dei cani antidroga. Stamane all’alba, i carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di sei persone: Giuseppe Ferrero, 38 anni; Cesare Iaia, 43; Cosimo Damiano Laporta, 32; Maurizio Lasalvia, 33; Pierpaolo Maiorano; 26; Mattia Pano, 20. Concorso in detenzione e spaccio, con l’aggravante specifica di averne commercializzato ingenti quantità, l’accusa nei loro confronti.

Nel corso delle indagini sono stati recuperati più di 250 chili di marijuana e mezzo chilo di cocaina e constatata una florida attività di spaccio nella frazione di Tuturano (Brindisi) e a Torchiarolo. L’inchiesta fu aperta nel gennaio 2018 dopo che nel dicembre dello scorso anno, i carabinieri della Stazione di Torchiarolo perquisirono l’officina e l’abitazione di uno degli indagati, dove l’unità cinofila fiutò della sostanza stupefacente nel cassetto di una scrivania.

Gli indagati, nei colloqui intercorsi tra di loro, oltre a utilizzare telefoni dedicati, si esprimevano con una loro terminologia convenzionale. L’approvvigionamento di un chilo di cocaina veniva denominato “un pollo intero”, “…se puoi, portarmi un pollo intero ti do un acconto…”, mentre per richiedere le dosi di cocaina la perifrasi era “il motore 350 mi serve, ti faccio uno squillo appena parto”.

Un giro d’affari ricostruito come ingente dagli investigatori, che ha confermato come il traffico di droga, principalmente marijuana, proveniente dal Paese delle Aquile sia il “core business” della criminalità brindisina, come peraltro emerge anche dalla relazione del Ministero dell’Interno presentata lo scorso 18 luglio in Parlamento in relazione al secondo semestre 2017.

Tra oggi e la le indagini – quattro, nel tempo, le persone arrestate in flagranza – i carabinieri della Compagnia di Brindisi si sono avvalsi della collaborazione dei colleghi del Comando provinciale di Brindisi, degli elicotteristi del 6° Elinucleo di Bari, dei cinofili di Modugno e dei neocostituiti “Cacciatori del Gargano”. L’esecuzione del provvedimento e le perquisizioni di stamattina hanno impegnato 80 militari e interessato Tuturano, Torchiarolo e Galatone (Lecce), le località nelle quali risiedono gli indagati.

 

 

 

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