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Tempio crematorio nel cimitero, revoca sospesa dal Tar: opportuno coinvolgere la società


Con ordinanza emessa ieri a seguito di camera di consiglio, il Tar Lecce ha sospeso l’efficacia della delibera con la quale, lo scorso 10 luglio, la Giunta Denuzzo di Francavilla Fontana aveva revocato una precedente delibera della Giunta Bruno riguardo un progetto di finanza per la realizzazione di un tempio crematorio e di un colombario nel cimitero della Città degli Imperiali perché non d’interesse pubblico. I giudici amministrativi ha accolto l’istanza di sospensiva della società interessata – Edile Vispin Srl, rappresentata dall’avvocato Francesco Zacà – in quanto il Comune – rappresentato dall’avvocato Fabio Patarnello – avrebbe potuto coinvolgere la società stessa nel procedimento sfociato nella delibera di revoca. Un difetto di forma che potrà comunque essere sanato entro il prossimo 20 febbraio, data nella quale avverrà la trattazione del caso nel merito dinanzi al Tar.

Dopo questo pronunciamento – da precisare, soltanto cautelare – non sono mancate le reazioni politiche, tre su tutte: quelle del vicesindaco con delega anche ai Servizi cimiteriali Maria Passaro, del presidente del Consiglio comunale Domenico Attanasi e del consigliere comunale ed ex assessore ai Servizi cimiteriali Luigi Galiano. Le si riporta integralmente qui di seguito:

Maria Passaro

Maria Passaro:

«Con riferimento al contenzioso pendente innanzi al TAR su ricorso della ditta Edile Vispin Srl, in relazione alla revoca della procedura di “progetto di finanza” per la realizzazione di un tempio di cremazione (e servizi annessi), dopo la camera di consiglio celebratasi ieri innanzi alla prima sezione del TAR di Lecce, è stata pubblicata poche ore fa l’ordinanza 599/2018 con la quale i Giudici amministrativi hanno ritenuto di sospendere gli effetti della revoca, in ragione della necessità di coinvolgere la ditta prima dell’adozione del provvedimento finale. Il TAR si è espresso, ovviamente, solo con un provvedimento “sommario”, riconoscendo in ogni caso il più ampio potere discrezionale di questa Amministrazione nel valutare la permanenza del pubblico interesse sull’iniziativa della ditta Edile Vispin, che tuttavia – a giudizio del G.A. – doveva essere coinvolta nel procedimento (con avviso formale), prima dell’adozione della revoca stessa. Nel provvedimento il TAR ha anche espressamente previsto la possibilità per il Comune di rideterminarsi sanando il vizio formale rilevato. La trattazione del merito della vicenda è stata, inoltre, fissata per l’udienza del 20.2.2019. Le spese della fase cautelare sono state compensate tra le parti».

Domenico Attanasi:

Domenico Attanasi

«L’ordinanza con la quale il TAR Lecce ha sospeso l’efficacia della delibera di revoca del project financing pone una questione esclusivamente formale. Ovvero se il privato che abbia proposto il “progetto di finanza” debba o meno essere informato dell’avvio del procedimento di revoca della dichiarazione di pubblico interesse. Alcuni autorevoli precedenti della giurisprudenza amministrativa depongono in senso negativo, così come ritenuto dal Comune di Francavilla nella fase endoprocedimentale e ribadito in giudizio (su tutte: Consiglio di Stato, sez. IV, n. 67/2016; CdS VI n. 1315/2013 e TAR Lazio n. 9662/2015). Il TAR di Lecce è stato di diverso avviso. Può succedere. Le questioni giuridiche complesse generano contrasti giurisprudenziali che in alcuni casi vengono sopiti dopo molti anni. Chi ha dimestichezza con le aule di giustizia dovrebbe saperlo molto bene. Peraltro si tratta di un vizio che, ove ritenuto effettivamente tale (allo stato il TAR ha effettuato una valutazione “sommaria”), può essere in ogni caso sanato. Ma al di là della questione formale, il TAR ha chiarito un aspetto molto importante che sicuramente non è sfuggito agli osservatori meno superficiali: in materia (e nel merito) la Pubblica Amministrazione gode di ampia discrezionalità nella valutazione della permanenza del pubblico interesse rispetto alla iniziativa del privato. È questo l’aspetto realmente rilevante della vicenda».

Luigi Galiano:

«Il TAR di Lecce ha appena dato ragione alla ditta Edile Vispin srl, seppure nella fase cautelare, relativamente alla “ILLEGITTIMA REVOCA” fatta da questa Amministrazione del PROGETTO di RISTRUTTURAZIONE del CIMITERO.
Ha testualmente scritto che “… da un sommario esame proprio della fase cautelare, appare fondata la doglianza con la quale si lamenta il mancato rispetto delle formalità garantistiche e procedimentali che, in un procedimento caratterizzato da poteri ampiamente discrezionali, quale quello in esame, appaiono non già di tipo meramente formale, bensì di sostanziale rispetto delle parti del procedimento…”.

TRADOTTO?
Hanno sbagliato pure le modalità della delibera di revoca!

Vabbè, rimedieranno sicuramente prima dell’udienza di merito del 20.2.2019, ma resta la FIGURACCIA e la scelta politica che va contro gli interessi della città.

Maurì (Bruno, ndr)… pigliamola a ridere va…

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