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Nessun maltrattamento sui minori stranieri, assolta la presidente di una cooperativa sociale

Domenico Attanasi

Nel 2011 aveva subito il sequestro della struttura e la cooperativa era stata, di fatto, portata al fallimento per presunti maltrattamenti ai danni degli ospiti minorenni extracomunitari. Ieri il Tribunale di Brindisi ha assolto l’imputata – una 49enne residente a Erchie, difesa dall’avvocato Domenico Attanasi – dall’accusa principale e l’ha condannata (quattro mesi, pena sospesa) solo per la violazione dei sigilli. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a un anno e nove mesi. Finisce dunque dopo sette anni una vicenda che aveva esposto la titolare della cooperativa ad una accusa infamante rivelatasi infondata all’esito del dibattimento: in quella comunità educativa non vi furono effettivamente sofferenze fisiche e morali per i minori.Tra le accuse, il mancato funzionamento dei servizi igienici (tanto che i ragazzi erano costretti – si ipotizzò – a lavarsi all’esterno con acqua fredda utilizzando due lavabi sul terrazzo o un tubo di gomma appeso a un albero, e a fare i loro bisogni in giardino; l’impianto di riscaldamento dello stabile – si scrisse – non era funzionante o comunque non veniva utilizzato).
Successivamente, la presidente della cooperativa, nonostante i sigilli, consentì a terze persone di entrare ugualmente nella struttura: soltanto questo fatto è stato acclarato a processo.

 

 

 

 

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