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Dopo il furto in pasticceria tenta la fuga sui tetti: bloccato e arrestato 25enne


Scoperto poco dopo il furto in una pasticceria del suo paese, Carovigno, ha tentato di fuggire sui tetti. Dopo un rocambolesco inseguimento è stato però bloccato e arrestato per furto aggravato, evasione dalla detenzione domiciliare, resistenza, minaccia e violenza a pubblico ufficiale.

La scorsa notte, la pattuglia della Stazione di Carovigno è stata informata dell’effrazione della porta d’ingresso di una pasticceria in corso Vittorio Emanuele. Col titolare, i militari sono entrati nell’esercizio e hanno scoperto come effettivamente qualcuno vi fosse entrato, dopo aver scassinato il registratore di cassa, si fosse impossessato del denaro in esso contenuto.

Dalle registrazioni delle telecamere di sorveglianza è apparsa la figura di un uomo di corporatura esile che forza una porta a vetri, entra nel locale, si dirige verso la cassa e la saccheggia, infine si allontana in direzione via Matteotti. Dalle immagini, nonostante il travisamento, i carabinieri hanno riconosciuto le movenze e i tatuaggi sulla mano sinistra del ladro (un numero 7, un numero 67 e la scritta anti-polizia ACAB). Segni identificativi del 25enne Mirco Scatigna, anche noto nell’ambiente come “Lo sceriffo” e già sottoposto alla detenzione domiciliare in una casa poco distante da quella pasticceria.

Nel percorso dall’esercizio alla casa dell’indagato, sull’asfalto sono stati rinvenuti il cassetto divisore portamonete del registratore di cassa e numerosi soldi spicci. Sul gradino della porta d’ingresso dell’abitazione di Scatigna sono state trovate, poi, due monete, una da due euro e l’altra da 20 centesimi.

Quando i militari hanno citofonato, un suo parente ha riferito che il 25enne non era in casa, da cui si era allontanato poco prima. Solo che in seguito hanno udito una voce provenire dal terrazzo, dove Scatigna era salito per tentare di sfuggire alla cattura saltando da un solaio all’altro. Un tentativo che non gli è riuscito: infatti, non senza difficoltà, è stato successivamente immobilizzato e tratto in arresto. Nelle fasi dell’inseguimento e del placcaggio, il 25enne ha opposto resistenza e scalciato, spintonato con violenza gli investigatori. Poi ha raggiunto la cucina di casa sua, ha prelevato un coltellaccio e li ha minacciati di morte.

Scatigna era stato già arrestato nel mese di luglio 2018 nell’ambito dell’operazione “Carbinia”, condotta dai carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni tra Carovigno e Mesagne. In quell’occasione, i militari eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 15 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di concorso in detenzione e spaccio di stupefacenti e di reati in materia di armi e contro il patrimonio (prevalentemente furti in abitazione). Tra i 15 vi era, appunto, Scatigna, poi condannato alla pena di sei anni e otto mesi di reclusione più multa da 40mila euro e interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Dopo l’arresto di ieri, è stato condotto nel carcere di Brindisi.

 

 

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