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Chiusure al traffico nei festivi, Art. 9: «Passo necessario verso una mobilità più sostenibile»

Si riceve e pubblica:

Giuseppe Leone con Antonella Tagliente

Se chiedessimo ai cittadini e alle cittadine francavillesi se fossero favorevoli o contrari ad eliminare i piatti di plastica, le cannucce o i bastoncini cotonati per le orecchie probabilmente la città si spaccherebbe in due, eppure dal 2021 anche i francavillesi dovranno rinunciare obbligatoriamente a questi oggetti che la “modernità” ci ha consegnato per una sessantina di anni.

Come faremo senza? Il mercato ci offrirà prodotti biodegradabili e all’avanguardia, ma potreste anche cominciare a chiedere ai nonni e alle nonne come si faceva un tempo.

Visto che ci siete chiedete anche di mostrarvi le foto di Francavilla in bianco e nero. Quelle che tanto amate, quelle alle quali cliccate il like su Facebook e che vi rimandano ad una città libera dalle auto, piena di gente a chiacchierare e con i bambini e le bambine liberi di giocare.

Belle le foto vero? Eppure alcuni, non molti per fortuna, si scandalizzano per poco più di quattrocento passi. “Passo” è una parola bellissima. Dà il senso del progresso, della rivoluzione, del cambiamento. Il cambiamento richiede tempo e una visione.

Chi non vede il legame tra le buste di spazzatura abbandonate in campagna e le automobili circolare nei centri storici evidentemente non ha una visione globale dello sviluppo culturale e sociale che una città oggi deve avere.

Ci sono valori sui quali non si può discutere, appartengono al buon senso e sono supportati non da ideologie ma dalla scienza. Uno di questi è la sostenibilità, per questo ci siamo dotati a Francavilla di un assessorato ad hoc sulla mobilità sostenibile, con il ruolo ricoperto egregiamente da Sergio Tatarano. Anche sostenibilità è una parola bellissima, sembra strana ma persino i bambini e le bambine oggi la riconosco. Lo sappiamo con certezza perché qualche settimana fa con la “Commissione Pari Opportunità” e l’associazione “Le radici e le ali” abbiamo parlato di centro storico e sostenibilità proprio con la nuovissima generazione francavillese ed è emerso che vuole un centro storico “senza inquinamento”, senza se e senza ma.

Camminare e fruire dello spazio aperto e pubblico fa bene, ci permette di apprezzare quello che ci circonda e può innescare processi democratici e dibattiti “reali”. Non come quelli fittizi e fine a se stessi che Facebook ci propina.

Invito tutta la comunità quindi a spendere molto meno tempo su questo social network, ad uscire dalle proprie tribù virtuali e a fare due passi in più, anche nei comuni limitrofi; scoprirete per esempio che città come Ceglie e Martina Franca hanno centri storici chiusi al traffico, trovare un parcheggio vicino al centro è quasi impossibile eppure i corsi, i negozi, i bar e i ristoranti sono pieni. Perché?

Il secondo invito che rivolgo quindi alla comunità è di impiegare più tempo a riflettere sulle dinamiche prima di scrivere su Facebook. Il terzo ed ultimo invito è quello di “incontrarci”.

Oggi sono coordinatore di questo movimento, Articolo 9, che vede due assessori e quattro consiglieri al suo interno di cui sono molto fiero; chi mi conosce sa che da sempre sono tra le associazioni, per strada e attento agli eventi in città, indipendentemente da chi ne è al governo, perché ritengo che questo sia il modo di fare politica. Sono disposto quindi a confrontarmi con chiunque avesse un’opinione contraria a ciò che ho scritto e anche se le domeniche sono spesso per me delle giornate lavorative, potremmo magari incontrarci per due chiacchiere di sera su Corso Umberto I.

Giuseppe Leone

Coordinatore di Articolo 9

 

 

 

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