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Falsi braccianti, vere prestazioni previdenziali: denunciate 154 persone, anche due imprenditori


In alcuni casi pare che neppure sapessero cosa fosse il lavoro nei campi, eppure all’Inps risultavano quali braccianti agricoli. I militari della guardia di finanza del Comando provinciale di Brindisi hanno scoperto che due aziende agricole della provincia avevano effettuato delle assunzioni solo per consentire ai falsi dipendenti di ottenere prestazioni non dovute da parte dell’istituto previdenziale. Così, sono stati denunciati sia i finti lavoratori – ben 152, residenti in diversi comuni del Brindisino – sia una coppia di fratelli imprenditori agricoli: il 34enne S.M. e il 47enne S.M., tutti e due brindisini. Il danno arrecato ammonterebbe a circa 410mila euro.L’indagine dei finanzieri, coordinati dalla Procura di Brindisi, partì nei primi mesi del 2018 e si è protratta fino ai primi sei mesi del 2019. Il meccanismo scoperto prevedeva la presentazione all’Inps di contratti di fitto e/o locazione di terreni agricoli (contratti risultati fasulli, uno dei quali stipulato addirittura con un uomo già morto) di proprietà di soggetti terzi ed estranei ai fatti oppure denunce aziendali e di manodopera (sempre fasulle) per poi consentire ai finti braccianti di percepire disoccupazione, assegni per il nucleo familiare, malattia e maternità negli anni dal 2013 al 2016.

Settantanove die falsi braccianti sono risultati gravati da precedenti penali, 59 dei quali specifici in materia di truffa aggravata finalizzata a conseguire erogazioni pubbliche nel comparto agricolo.

Uno di loro, affidato in prova ai Servizi sociali, ha dichiarato all’Autorità giudiziaria di lavorare come bracciante agricolo presso una delle due aziende interessata dalle indagini al fine di ottenere un’attenuazione delle restrizioni connesse alla misura degli arresti domiciliari.

In sostanza, le due imprese agricole sono risultate aver dichiarato 12.823 giornate lavorative mai effettivamente lavorate da braccianti assunti soltanto sulla carta. I due imprenditori sono stati denunciati per truffa ai danni dell’Inps e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.

I 152 falsi braccianti sono invece stati denunciati per truffa in concorso con i due imprenditori. I controlli di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza proseguono incessantemente al fine di tenere il mercato al riparo da inquinamenti che danneggiano imprese e lavoratori onesti, ossia rispettosi delle normative in vigore.

 

 

 

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