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Auto rubate al Nord Italia, “ripulite” e vendute in un autosalone del Brindisino: nei guai 12 persone


Diverse auto rubate al Nord Italia finivano poi “ripulite” in un autosalone del Brindisino con sede a Ceglie Messapica: è quanto scoperto dai militari della guardia di finanza del Comando provinciale di Brindisi, coordinati dalla Procura, che oggi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi – a carico di 12 persone (sei in carcere, altrettanti ai domiciliari) tra le province di Brindisi, Foggia, Taranto e Milano. Cinque degli indagati sono di Ceglie Messapica (padre, madre e due figli, titolari della concessionaria). Ci sono poi anche il titolare di un’agenzia di pratiche automobilistiche con sede sempre a Ceglie, un uomo e suo figlio residenti a San Michele Salentino, due uomini di Milano, uno di Cerignola, uno di San Severo e infine uno di Manduria.Secondo gli investigatori, con la cui informativa ha concordato il magistrato inquirente e poi, evidentemente, anche il giudice per le indagini preliminari, avrebbero costituito un’associazione per delinquere finalizzata alla rivendita di mezzi rubati.

I finanzieri della Compagnia di Ostuni hanno ricostruito come gli indagati – a vario titolo – riciclassero documenti di auto radiate e rottamate in Germania e Belgio, documenti poi usati per “ripulire” e immettere sul mercato auto oggetto di furto in quel di Milano (spezzo nelle vicinanze della fermata della metropolitana).

Le auto – sempre stando alle ricostruzioni – giungevano quindi in Puglia, passando da Cerignola (Foggia) dov’era ribattuto il numero di telaio e poi da San Michele Salentino, dove padre e figlio modificavano centralina e procuravano nuove chiavi d’avviamento. Lo step successivo sarebbe stato quello dell’apposizione di una targa estera per poi chiedere la nazionalizzazione del veicolo. Terminato questo passaggio formale, i mezzi erano poi venduti normalmente all’acquirente finale (ignaro del giro a monte). E proprio gli intestatari delle auto in questione stamattina se le sono viste sequestrare, proprio come avvenuto durante le indagini ad altri quattro intestatari di veicoli sospetti in quanto aventi telaio ribattuto e documenti di circolazione irregolari.

Le fiamme gialle hanno anche eseguito un sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di 80mila euro nei confronti dei presunti organizzatori e promotori dell’associazione per delinquere, oltre che di 25 mezzi già rivenduti e nella disponibilità di terzi. I reati contestati sono di riciclaggio e auto-riciclaggio.

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