Nei giorni scorsi, alla luce della nuova situazione epidemiologica, il sindaco di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo ha revocato due sue precedenti ordinanze con le quali, rispettivamente, regolamentava temporaneamente sia l’asporto nei giorni prefestivi- festivi (divieto dalle 21 alle 7) sia le chiusure degli esercizi commerciali (alle 20).Dei “ripensamenti” seppur motivati, quelli del primo cittadino, che da una parte sono piaciuti, da un’altra molto meno: infatti, un gruppo di commercianti ha annunciato che continuerà a chiudere anzitempo per concedersi più tempo da trascorrere in famiglia o, ad ogni modo, da dedicare a se stessi. Tra questi, solo per portare degli esempi, i supermercati Super In, il supermercato New Market e la macelleria TMC (oltre a diversi loro colleghi artigiani e commercianti).
Intanto, il referente locale di Confcommercio, Oronzo Incalza, raccoglie informazioni nel suo settore per riproporre all’Amministrazione una differenziazione per categorie: chiusure alle 20 in estate e alle 19,30 in inverno per chi vende generi alimentari e alle 21 per il comparto no food. I commercianti dissidenti lamentano il fatto di coprire quotidianamente (domeniche per intero e giovedì pomeriggi a parte) fasce orarie piuttosto prolungate: nel caso della macelleria TMC, dalle 6,30 alle 14 e dalle 16 alle 21.
Secondo i sostenitori delle chiusure anticipate, insomma, quei 30-50 minuti in fondo alla giornata sono sostanzialmente insignificanti sotto un profilo commerciale – essendo, peraltro, caratterizzati da un minore afflusso di gente – ma potenzialmente molto significativi sotto un profilo umano e familiare. Una battaglia – se così si può dire – comunque pacifica, la loro. Sta di fatto che nei prossimi giorni, nella Città degli Imperiali, ci sarà chi deciderà di restare aperto fino a tardi e chi, invece, chiuderà anzitempo bottega.
