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Situazione carceri in Italia, Vitali (Fi): «Sembra regnare il caos, Bonafede latita: quando ha intenzione di dimettersi?»

Il Sen. Luigi Vitali

“Il quadro fornito dal Dott. Ardita, già Direttore Generale del Dap, in occasione della sua audizione odierna in Commissione Antimafia, è davvero fuori controllo. Aumento esponenziale di aggressioni ai danni dei poliziotti penitenziari; incremento patologico di atti di autolesionismo in carcere; moltiplicazione di casi di non rientro in istituto di detenuti beneficiari di permessi premio; rivolte nelle prigioni all’ordine del giorno; mancanza di regole e addirittura violazioni di direttive emanate a proposito del trattamento dei detenuti” è quanto dichiarato a caldo alla stampa dal Sen. Luigi Vitali all’esito dell’audizione del Dott. Ardita in Antimafia. “In tutte queste vicende spicca la latitanza del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che, invece di preoccuparsi di ridurre, tra l’altro, i tempi del processo penale, manda gli ispettori a seguito di una scarcerazione avvenuta per decorrenza dei termini di carcerazione in assenza di una sentenza definitiva solo per dare prova della sua esistenza. Il quadro” ha proseguito il parlamentare “è di assoluta inadeguatezza del Guardasigilli”.

“All’esito delle audizioni in Antimafia sulle scarcerazioni di massa, la situazione si è così chiarita: la circolare del 21 marzo, ora revocata, è stata adottata con l’avallo del Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede; la stessa è stata inopportuna ma non ha inciso in maniera determinante sui provvedimenti dei tribunali di sorveglianza; la vicenda relativa al boss Zagaria è stata determinata da un errore della Direzione del Trattamento dei detenuti, circostanza che ha portato alle dimissioni di quel direttore generale ancorché non direttamente responsabile della lacuna. Non finisce qui. Il capo gabinetto, il capo del Dap oltre che il direttore generale Dott. Romano con alto senso di responsabilità, hanno rassegnato le dimissioni, pur avendo operato sempre con l’avallo del Guardasigilli. Resta da chiedersi: cos’altro deve succedere per far rinsavire il Ministro Bonafede e decidersi a togliere il disturbo?” è quanto dichiara in una nota il Sen. Luigi Vitali, già sottosegretario alla Giustizia e Membro della Commissione parlamentare Antimafia.

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