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Giovane liceale di Oria tra i pochi in Italia a superare il concorso per la scuola militare “Douhet” dell’Aeronautica


Sognava d’indossare una divisa sin da quando, ormai diversi anni fa, suo papà Attilio lo portò a Roma per la parata del 2 Giugno. Ora quel sogno comincia a diventare realtà: Gabriele Pastore, 16 anni, ha vinto il concorso – quest’anno ancora più duro, per via della limitazione dei posti causa emergenza sanitaria – per entrare nella prestigiosa scuola “Douhet” dell’Aeronautica, con sede a Firenze, ossia una delle quattro scuole militari italiane (le altre sono Nunziatella di Napoli per l’Esercito e Carabinieri, Teuliè di Milano per Esercito e Carabinieri, Morosini di Venezia per la Marina).Il duro concorso affrontato da Gabriele, che ha frequentato il biennio allo Scientifico “Vincenzo Lilla” di Oria (indirizzo tradizionale) e studiato a tal fine per oltre un anno in tutti i giorni della settimana, prevedeva inizialmente 45 posti – 18 per chi provenisse dal Classico, 27 per chi provenisse dalla Scientifico – poi ridotti a 38 (20 per lo Scientifico).

In Italia, la Douhet è la scuola con meno posti a disposizione, quindi si può anche dire sia piuttosto selettiva.

Ciononostante, Gabriele ha superato brillantemente (97/100) i test di cultura generale a Guidonia (Roma) e si è poi recato a Milano per sostenere le prime visite mediche presso l’Istituto di medicina aerospaziale dell’Aeronautica militare. Infine, test psicoattitudinali e prove fisiche a Firenze.

Ai concorsi per entrare nelle scuole militari hanno partecipato migliaia di ragazzi da tutt’Italia e tra di essi solo alcuni, come Gabriele, ce l’hanno fatta.

Il 24 settembre cominceranno le lezioni e il giovanissimo oritano già non vede l’ora.

Se gli si chiede cosa voglia fare da grande e quali siano i suoi sogni nel cassetto, però, preferisce glissare: «Intanto cerco di fare al meglio questi tre anni, poi si vedrà…».

Da considerare che le Accademie militari hanno poi delle riserve di posti per coloro i quali provengano dalle scuole militari, considerate istituzioni scolastiche in grado di formare sia sotto un profilo prettamente didattico che personale. In bocca al lupo a Gabriele e tutti quanti (pochi) al suo pari un giorno potrebbero dover servire lo Stato, quindi tutti noi.

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