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Latitante da Pasqua, scovato dai carabinieri in una villetta bunker: arrestato 46enne di Oria/VIDEO

Dallo scorso mese di aprile era letteralmente e quasi magicamente scomparso dai radar, nonostante le forze dell’ordine lo cercassero per arrestarlo in esecuzione di due ordinanze del Tribunale a suo carico. Nulla fino a ieri, quando i carabinieri della Stazione di Oria, guidati dal luogotenente Roberto Borrello, e i colleghi dello Squadrone eliportato “Cacciatori Puglia” l’hanno scovato e condotto in carcere: il 46enne Angelo Zanzarelli alias “Sciabola” si era rintanato in una casa del suo stesso paese, dove i militari hanno anche trovato un jammer (per disturbare le frequenze), diversi cellulari, un’ogiva e una dose di hashish (tutto sequestrato).
Zanzarelli è un personaggio ben noto alla giustizia: negli anni, è stato accusato di associazione per delinquere, estorsione, furto aggravato, sostituzione di persona, truffa, ricettazione, detenzione e cessione illecita di stupefacenti.
Era stato affidato in prova ai Servizi sociali, ma proprio nel giorno di Pasqua 2020, per sottrarsi a un controllo dell’Arma, oppose resistenza, si diede alla fuga e, di fatto, sparì nel nulla.
Numerose, in questi mesi, le perlustrazioni e le perquisizioni nei luoghi nei quali avrebbe potuto trovare rifugio sia nel borgo fridericiano sia a Manduria, magari grazie al supporto di conoscenti. Non si esclude che possa essersi spostato da un posto all’altro per scongiurare la cattura. Cattura avvenuta nella giornata di ieri, martedì 24 novembre, quando i militari hanno finalmente potuto applicare nei suoi confronti due ordinanze giudiziarie: una per l’aggravamento della misura cui era sottoposto e scaturita proprio dalla resistenza opposta al controllo; l’altra per una condanna (possesso di arnesi da scasso) divenuta definitiva. Gli investigatori sono riusciti a risalire al covo di Zanzarelli seguendo la sua compagna.
Osserva oggi, osserva domani, eccoli arrivati in prossimità di una villetta lungo la strada provinciale per Manduria, praticamente una seconda casa di famiglia. Una sorta di bunker circondato da telecamere, le quali sarebbero servite a scoprire in anticipo l’eventuale arrivo delle forze dell’ordine. Accorgimenti che hanno cessato di essere efficaci proprio ieri grazie anche all’intervento dell’elicottero dei Cacciatori: dopo le formalità di rito, quindi, Zanzarelli è stato trasferito nella casa circondariale di Brindisi: dovrà scontare due anni e tre mesi di reclusione.

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