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Uccise il vicino perché infastidito dal rumore: condanna e detenzione domiciliare per un 60enne


I carabinieri della Stazione di Oria hanno eseguito un ordine esecutivo della pena, emesso dall’Ufficio esecuzione penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, nei confronti di Michele Carbone, 60enne oritano. L’uomo deve scontare 11 anni, 2 mesi e 16 giorni di reclusione, per concorso in omicidio commesso proprio ad Oria il 9 aprile 2010, quando, insieme col figlio, per futili motivi – in particolare perché infastidito dal rumore di una motosega – colpì ripetutamente con calci e pugni il suo vicino di campagna Mario Nania, un infermiere appena andato in pensione, che morì la notte del 10 aprile 2010 presso l’ospedale di Brindisi. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto alla detenzione domiciliare.

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