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Violazione privacy, il legale: “Per Cassazione necessaria la prova del pregiudizio subìto”

Di seguito una interessante nota in materia di privacy da parte dell’avvocato Antonio Andrisano del Foro di Brindisi:
L’avvocato Andrisano

Egr. Direttore Zanzarelli,

                          in ragione della particolare attenzione della Tua testata giornalistica alle questioni in materia di privacy e ai relativi profili e conseguenze mi permetto di segnalarti un recente ed interessante pronunciamento della Suprema Corte.
In particolare il Supremo Collegio, I Sezione Civile, con ordinanza n. 29982 del 31.12.2020 ha negato la richiesta risarcitoria, pur in presenza di violazione del trattamento dei dati personali, in assenza della prova della consistenza del pregiudizio.
In tal modo i giudici di legittimità hanno affermato che dalla lesione del diritto al privacy scaturisce il diritto al risarcimento dei danni non patrimoniali solo se si dimostra la gravità e la serietà delle conseguenze patite dall’illegittima circolazione dei propri dati personali.
Tanto ho ritenuto di segnalarTi, in ragione di Tue precedenti e cortesi richieste di segnalare eventuale aggiornamenti in proposito, ritenendo che tale recentissima pronuncia possa essere di particolare interesse, anche, in funzione dell’attenzione in passato dedicata a questa tematica.
Francavilla F.na, 01.02.2021.
Cordialità 
Avv. Antonio ANDRISANO

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