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Francavilla, Fratelli d’Italia contro il cancello in centro: “Chiudere non serve, ci vogliono più controlli”


Di seguito una nota del coordinatore cittadino francavillese di Fratelli d’Italia Michele Iaia:

“Sono tanti, forse sempre di più, i cittadini che legittimamente lamentano “l’uso improprio”, per dirla con il Sindaco di Francavilla Fontana, di aree e strade pubbliche.

Da diversi quartieri di Francavilla Fontana quotidianamente vengono segnalati comportamenti incivili ed illegali che ammorbano, deturpano e rovinano gli spazi comuni, compromettendone la vivibilità ed il decoro.

La risposta non è certamente la promessa dei bagni pubblici in quella che sarà la recuperata Chiazza cuperta, che è un po’ la nostra araba fenice.

Il tema è diffuso e fortemente sentito da tutti.

Non può altresì rappresentare una misura idonea quella di chiudere una strada, piccola per quanto sia, ma pubblica, con l’apposizione di un cancello, perfettamente ancorato ed avente tutte le caratteristiche di una installazione permanente, comunque destinata a durare nel tempo.

Quest’ultima iniziativa, cioè quella di interdire con un’opera posta a chiusura di un accesso in un’area comune, rappresenta un precedente grave e pericoloso, che poco si addice ad un’amministrazione che rivendica principi di apertura e di ariosità.

Decine di famiglie, forse centinaia di cittadini si aspetteranno cancelli e muri invalicabili a tutela di un sacrosanto diritto alla sicurezza ed alla vivibilità degli spazi.

La risposta, una volta di più, è nella programmazione, nella capacità di mettere a punto un servizio di controllo del territorio in favore del cittadino.

Michele Iaia

La soluzione non sta nel chiudere strade, parchi, aree comuni e per di più pubbliche, che sono invece i luoghi di riferimento dei quartieri, elementi qualificanti e di cerniera tra un rione e l’altro.

La chiusura è mortificazione, è punizione per tutti, mentre gli atti vandalici colpiranno purtroppo altri coni d’ombra, se non si interviene con un’azione diffusa di contrasto, posto che non si potrà mettere un cancello dietro ogni angolo.     

Occorre restituire alla collettività il diritto di fruire degli spazi della città, verificare puntualmente che non vi siano vandali ad offendere il nostro patrimonio. È necessario che siano posti in essere i dovuti lavori di ripristino, che sia centro, periferia o agro, anche con addebito in caso di inottemperanza, tutte le volte in cui vi siano interventi da parte di ditte esterne. Anche questo è modo per dimostrare di avere a cuore lo spazio comune, proteggendolo e curandolo”.

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