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Scompiglio in ospedale, spintoni, insulti e minacce ai carabinieri: torna a casa un 22enne


Per lui era già stato chiesto il giudizio direttissimo, ma il suo legale ha chiesto un termine a difesa per conoscere meglio fatti e contestazioni, cosicché tutto è stato rinviato al 23 marzo. Intanto, però, dopo l’arresto in flagranza dell’altro ieri per minaccia, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, il 22enne francavillese Gianmarco Maggio, è tornato a casa: per lui, al momento, soltanto l’obbligo di dimora nel comune di residenza e il divieto di uscire di casa dalle 18 della sera alle 7 del mattino (qualche ora di sacrificio in più, insomma, rispetto a quelle di ciascun cittadino per via delle misure anti-contagio). Così ha stabilito il giudice monocratico del Tribunale di Brindisi Adriana Almiento, che ha comunque convalidato l’arresto, mentre il pm Raffaele Casto aveva chiesto la prosecuzione della custodia in carcere.Il legale del giovane, Donato Manelli del Foro di Brindisi, ora studierà il caso per stabilire se optare per un altro rito alternativo, come un patteggiamento o un abbreviato.

L’avvocato Donato Manelli

Ma perché Maggio era stato arrestato? Nella serata del primo marzo, quando l’orologio segnava le 21.30 circa, era stato trovato riverso su di una panchina, in stato di ebbrezza e ferito. Soccorso, era stato condotto al pronto soccorso dell’ospedale “Dario Camberlingo” dove, quando si era svegliato, stranito, aveva cominciato a inveire contro tutto e tutti: altri pazienti, personale sanitario, ecc.

Stando alle ricostruzioni, pare che abbia strappato dei cateteri per poi lanciarli un po’ in giro e persino riaperto la ferita sul capo di un anziano che era stata appena medicata con dei punti di sutura.

Quando erano intervenuti sul posto i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia della Città degli Imperiali, il 22enne se l’era presa anche con loro, con spintoni, insulti e minacce. Di qui il suo arresto e il trasferimento nel carcere di Brindisi.

Di ieri l’udienza di convalida e la richiesta dell’avvocato Manelli, accolta dal giudice, che ha disposto anche l’attenuazione della misura a carico dell’indagato.

Se ne riparlerà, dunque, fra tre settimane circa.

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