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Cellino San Marco, arriva la commissione antimafia: dovrà “depurare” il Comune dalle infiltrazioni mafiose

Il Comune di Cellino
Il Comune di Cellino

Il Consiglio, dopo lo scioglimento per mafia, non c’è più e, al suo posto e a quello degli altri organi comunali, arriva la commissione nominata ad hoc dal Ministero dell’Interno. Saranno il prefetto Angelo Carbone, che arriva da Roma, il viceprefetto Michele Lastella, che arriva da Barletta, e il funzionario Luciano Marzano, che rriva da Bari, a reggere le sorti del Comune di Cellino San Marco, fino a venerdì scorso amministrato dal sindaco Francesco Cascione. La commissione, che sarà in carica da uno a massimo due anni, dovrà “depurare” il municipio dalle presunte infiltrazioni mafiose rilevate da un’altra commissione, quella che dal luglio al dicembre dello scorso anno ha acquisito e analizzato atti e raccolto testimonianze nella cittadina a Sud di Brindisi. L’ormai ex primo cittadino, eletto nelle fila del Pdl, però presenterà ricorso al Tar perché, a suo dire, gli organi amministrativi – destinatari d’intimidazioni e attentati in piena regola – nulla avevano e hanno mai avuto a che spartire con la criminalità. Il commissariamento, il ricorso al Tar, ma anche due inchieste penali in corso: una incentrata sulla pubblica amministrazione nella titolarità del pubblico ministero della procura di Brindisi Antonio Costantini; l’altra, ancorché mai ufficializzata, nella titolarità della Dda di Lecce e incentrata proprio sulle presunte questioni di mafia.

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