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Provincia di Brindisi uno per tutti, tutti per Bruno: prove d’intesa Pd-Fi, ma Curto non ci sta

Il palazzo della Provincia di Brindisi
Il palazzo della Provincia di Brindisi

di Eliseo Zanzarelli

Sono pur sempre voci di corridoio senz’ancora alcuna conferma ufficiale né ufficiosa, ma pare che per la Provincia di Brindisi, il cui rinnovo ridimensionato (un presidente e 12 consiglieri eletti tra e dagli eletti) si prospetta il prossimo 28 settembre, Partito Democratico e Forza Italia si stiano “annusando” al punto tale da aver individuato nel sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, un possibile candidato unitario, colui che cioè dovrebbe, in caso di effettivo accordo, aggiudicarsi la poltrona che è stata, prima che del commissario prefettizio Cesare Castelli, di Massimo Ferrarese.

Un’eventualità, la convergenza sul nome di Bruno, che non piace affatto al consigliere regionale e comunale di Francavilla Fontana Euprepio Curto, il quale asserisce che tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra locali si sono ormai persi quei valori e quelle ideologie che fino a poco tempo fa li contraddistinguevano (in particolare, il già senatore di An parla di “melassa” politica).

Curto, che la politica la conosce molto bene, si spinge anche più in là e, oltre che contro un improbabile accordo Pd-Fi, punta il dito diritto contro il Nuovo Centrodestra di Ferrarese che, nel caso dell’averrarsi dello scenario “candidato unitario”, diverrebbe, a suo dire, anche se tra le righe, il reale sconfitto di questa pseudo-tornata elettorale (anomala in quanto, per l’appunto, non ci sarà da chiedere il voto ai cittadini, ma soltanto a chi già i cittadini hanno eletto nei Consigli comunali) e che, per questo, invita a non accettare strapuntini dall’una o dall’altra parte.

Al di là delle ipotesi e degli scenari che, di qui a breve, muteranno quasi certamente, i “papabili” per la presidenza dell’ente in via di dismissione – posto che né l’ex presidente né i suoi consiglieri possono candidarsi in quanto dimissionari – sono: Bruno, Gianfranco Coppola, neosindaco di Ostuni per il centrodestra, e il sindaco di Oria Cosimo Pomarico (opzione Ncd, che potrebbe comunque restare un candidato di “rottura”). Non ci sono ancora molti giorni per definire strategie e alleanze, dato che all’appuntamento – stavolta più che altro simbolico, anche perché per presidente e consiglieri si profilano, al massimo, semplici rimborsi spese e non indennità – manca appena un mese. Tuttavia, gli scenari che di qui alle prossime ore andranno a profilarsi potranno influire su una tornata elettorale ben più importante di quella provinciale, ossia quella per le regionali del prossimo anno. Qui di sicuro non potrà esserci un’intesa centrodestra-centrosinistra, ma di qui in avanti la posizione di Ncd, in teoria ago della bilancia, potendo contare almeno per la Provincia sull’apporto di circa 40 consiglieri comunali, si fa sempre più delicata.

Dialogano, invece, Pd e Fi sull’onda lunga del successo personale conquistato nella sua città da Bruno – ex assessore in piazza Santa Teresa a Brindisi ai tempi della giunta Ferrarese – il quale ha incassato a suo tempo i complimenti – per non aver sbagliato nulla in campagna elettorale – finanche dal coordinatore provinciale ed ex deputato Luigi Vitali. Uno per tutti (o quasi), tutti per Bruno. Dopo, per le cose che contano, si vedrà.

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