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Oria, l’ex consigliere Carone si difende: “Non sono un traditore. Pomarico era in balia di ricatti”

Si riceve e pubblica la seguente nota dell’ex consigliere comunale di “Oria è” Tommaso Carone, in risposta a un articolo di stampa nel quale sarebbe stato additato quale “novellino Bruto” che da “infallibile giustiziere” avrebbe messo in ginocchio e sacrificato il sindaco Cosimo Pomarico:

Tommaso Carone
Tommaso Carone, ex consigliere comunale di “Oria è”

“La semplificazione giornalistica che potrebbe essere utile a chiarire le semi-oscure e a volte bizantine trame della politica non ha reso un buon servigio a far comprendere quanto accaduto. La firma in calce alle dimissioni del 2010, che provocarono la caduta del sindaco Cosimo Ferretti, rappresentarono l’epilogo di più di quattro anni di ferma e trasparente opposizione all’amministrazione Ferretti, al quale avevo conteso la carica di sindaco nelle elezioni del 2006. La firma in calce alle dimissioni del 2014 vengono dopo l’agonia di una amministrazione, quella dell’ex sindaco Pomarico, che ha offerto i risultati peggiori degli ultimi quindici anni di governo della Città. Anche l’esperienza e i risultati dell’amministrazione Ferretti andrebbero oggi, almeno per alcuni aspetti, sicuramente rivalutati.

L’ex sindaco Pomarico con il sostegno del sottoscritto e della lista civica “Oria è” ha vinto le elezioni del 2011, promettendo agli oritani un cambiamento deciso di rotta sui metodi di una politica non autoreferenziale, sulla gestione del personale, sulla trasparenza negli uffici e delle procedure, sulla selezione della classe politica, sull’approccio pertinente, competente e scevro da interessi e giochi di parte sui grandi problemi irrisolti della Città. Il sottoscritto e il movimento “Oria è” hanno invece scoperto una maggioranza litigiosa, incline a metodi clientelari ed a procedure ambigue e farraginose, con alcuni componenti che ne condizionavano pesantemente il cammino amministrativo e le scelte politiche decisive, intenti esclusivamente alla creazione e alla difesa di veri e propri fortini personali. Questa situazione è stata più e più volte rappresentata all’ex sindaco Pomarico, è stata denunciata pubblicamente in numerose prese di posizione sulla stampa e con interventi in Consiglio Comunale (già alla fine del 2012), insomma con chiarezza e con grande responsabilità, fino all’uscita dalla maggioranza e il passaggio all’opposizione avvenuta all’inizio del 2013.
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L'ex sindaco di Oria, Cosimo Pomarico
L’ex sindaco di Oria, Cosimo Pomarico

Non sono un Bruto né un traditore! L’epilogo oggi, con l’ex sindaco Pomarico ancora in balia di ricatti e condizionamenti da egli stesso denunciati, purtroppo con colpevole ritardo, salvo poi ad essere disposto fino all’ultimo a venire a compromessi con i suoi stessi carnefici di oggi e con parte della minoranza consiliare. Perché poi, delle differenze debbono farsi! Tre dei firmatari di oggi l’hanno sostenuto sino al giorno prima: perché hanno firmato? Quattro dei cinque “giustizieri” avrebbero già concluso un accordo politico per le prossime elezioni amministrative con una parte della minoranza. Una cosa è certa e va detta: il sottoscritto ed il movimento “Oria è” non ha fatto e non farà alcun tipo di accordo politico e/o elettorale con coloro che, pur avendo firmato le dimissioni, avevano sostenuto l’amministrazione dell’ex sindaco Pomarico sino al giorno prima o con chi, per inconfessabili ripicche o vendette personali, avrebbero voluto tenerla in vita.

Così come non si potrà mai fare alcun tipo di accordo con chi sta lavorando per stringere con costoro un patto politico che risponde ad una logica che si è già dimostrata fallimentare, quella m del tutti insieme purché si vinca, ritrovandoci per giunta gli stessi protagonisti di oggi: vincere non basta, deve governarsi e per governare non si può soggiacere a ricatti e a diktat, pena la degenerazione del governo della Città a gestione di interessi e obbiettivi di persone o di gruppi che nulla ha a che fare con l’interesse comune e il bene cittadino. Con “Oria è” abbiamo condiviso dall’opposizione un cammino e una visione comune con alcuni amici e movimenti della minoranza consiliare e con questi vorremmo contribuire alla nascita e all’affermazione di una nuova coscienza civica che si impadronisca dei problemi e del destino della Città. Tutto ciò mi sembra un tantino diverso rispetto alla descrizione di un giustiziere che con metodo infallibile, comparendo puntuale, apponga a prescindere una firma!”.

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