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Dal 1981 a oggi aveva dichiarato appena 40mila euro, ma la Finanza gli sequestra beni per due milioni

Giambattista Elia
Giambattista Elia

Il 50enne Giambattista Elia, di Ceglie Messapica, condannato per associazione a delinquere, riciclaggio e ricettazione, dal 1981 a oggi aveva dichiarato appena 40mila euro, ma nella sua disponibilità c’era un ingente patrimonio, quello che il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Brindisi, guidato dal maggiore Giuseppe Maniglio, ha sottoposto a sequestro. Un sequestro finalizzato alla confisca del valore di circa due milioni di euro e consistente in: una villa con piscina, sita all’ingresso di Ceglie, della superficie di circa 180 metri quadri con annesso terreno dell’estensione di 286 metri quadri e garage di 53 metri quadri; un’abitazione situata alla periferia del paese della superficie di circa 125 metri quadri con annesso terreno dell’estensione di 15744 metri quadri e garage di 36 metri quadri; due locali commerciali nella zona industriale della superficie di circa 400 metri quadri; due garage sempre nella zona industriale di 114 metri quadri; un immobile in costruzione di circa 300 metri quadri. Oltre alle condanne definitive, Elia è tuttora imputato per usura, truffa, esercizio abusivo di attività finanziaria, bancarotta fraudolenta. Diversi tra i beni oggetto di sequestro erano intestati alla convivente del 50enne.

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