Il consigliere comunale (e regionale) Euprepio Curto, di Progetto dell’Italia, come annunciato ieri nel corso del suo intervento nelle assise, ha chiesto l’inserimento nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio dell’intitolazione di due vie di Francavilla: una a padre Romano, al secolo Guido D’Aversa; l’altra ad Antonio Somma.
Questa la presentazione che di padre Romano (per il quale chiede di derogare alla regola per cui è possibile intitolare una via cittadina soltanto quando siano trascorsi dieci anni dalla morte della personalità cui la si vuole intitolare) e Antonio Somma fa Curto negli ordini del giorno da lui stesso formulati:
Padre Romano, al secolo Guido D’Aversa, nato a Tricase il 2 novembre 1932 e deceduto a Francavilla Fontana il 6 novembre 2009, entrò nell’Ordine dei Cappuccini di Puglia e fu ordinato sacerdote il 14 marzo 1959. Laureato in materie letterarie, per circa trent’anni insegnò presso l’istituto Tecnico commerciale “G. Calò” di Francavilla Fontana. Impegnò le sue energie nelle attività pastorali, nel gruppo Giovani “Perfetta Letizia”. Dotato di una profonda cultura umanistica e religiosa, è stato sempre osservatore attento delle più complesse e delicate dinamiche sociali che hanno interessato la città di Francavilla Fontana. A lui sono dovuti alcuni volumi di storia locale: “Per una biblioteca a Francavilla Fontana, 1971”; “Padre Vincenzo Capuano e la chiesetta di Termitone, 2001”; “Presenza dei Frati Cappuccini a Francavilla Fontana, 2004”
Antonio Somma, nato il 19 novembre 1923 a Spiano di Mercato San Severino (SA), partigiano della Brigata Garibaldi “Val di Cerro”, per qualche tempo internato nel campo lager di Mauthausen, già segretario della Federazione provinciale del Partito comunista italiano, assoluto protagonista di importanti lotte sindacali, nonché vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, autorevole protagonista del Consiglio comunale di Francavilla Fontana, deceduto il 2 ottobre 2005, ha sicuramente segnato con la sua presenza politica e sociale un periodo storico del territorio francavillese, e più complessivamente brindisino e pugliese, caratterizzato da vicende, anche tragiche, ma sempre vissute con grande coerenza rispetto ai propri valori di riferimento; nell’assise della città degli Imperiali, la sua passione politica gli consentì d’interpretare il proprio ruolo con forza, vigoria e determinazione, ma, al contempo, mai venendo meno al rispetto e alla considerazione degli avversari, compresi quelli dai quali lo dividevano distanze siderali sotto l’aspetto politico, sociale e culturale.