Sono trascorse soltanto poche ore dall’uscita allo scoperto, su questa stessa testata, del primo candidato sindaco per le prossime amministrative di Oria e già qualcuno storce il naso, contestando addirittura la legittimità del sostegno accordato a Mimino Ferretti da uno dei partiti della sua stessa, futura coalizione.
Si tratta, in particolare, del cavalier Romualdo De Simone, componente del direttivo provinciale dell’Udc, il quale contesta aspramente le scelte effettuate a livello locale dal suo stesso partito, guidato dalla commissaria (ed ex assessore proprio nella giunta Ferretti) Rossella Pinto: «Se per la Regione stiamo con il Partito democratico, così dev’essere anche per il Comune di Oria – sostiene De Simone – e con me è d’accordo anche il segretario regionale del partito, onorevole Salvatore Ruggeri, con il quale ho parlato proprio in questi giorni».
Questa sera, sempre a dire di De Simone, si sarebbe dovuto tenere un incontro presso la segreteria di Brindisi durante il quale sarebbe stata sconfessata la linea adottata dal commissario provinciale Luciano Sardelli, incontro che non si terrà più a causa dell’indisponibilità di Ruggeri.
«L’accordo sottoscritto a Oria dalla signora Pinto – rincara la dose De Simone – è a titolo puramente personale e non impegna in alcun modo il partito, che ha altre gerarchie: se a Oria qualcuno vuole sostenere la candidatura di Ferretti, sappia che, per come stanno le cose adesso, dovrà farlo senza poter utilizzare il simbolo dell’Udc, che non appartiene né a lei né al commissario Sardelli».
Un piccolo giallo, insomma, sulle liste – tutte già quasi pronte, si mormora – che sosterranno a maggio prossimo il candidato di centrodestra Ferretti, ma De Simone è sicuro di avere ragione e invoca coerenza tra Regione e Comuni, in aperto dissenso quindi con la cosiddetta “politica dei due forni”.
