Cerca
Close this search box.

Francavilla, Cgil a muso duro contro il sindaco sulle trattenute ai dipendenti del Comune: «Ignora la materia e parla per slogan, è peggio di Renzi»

GibaG_Banner 500x250Lo Strillone

Si riceve e pubblica in relazione e in risposta a questo articolo:

Dal titolo che il Sindaco Bruno ha voluto dare in risposta alla nota della FP CGIL di Brindisi, comprendiamo l’estrema difficoltà in cui egli si trovi.
Ricorrere a vecchi trucchetti di comunicazione televisiva quali il “ritornello”, sta a significare l’estremo bisogno che egli abbia di cercare di fidelizzare i suoi lettori su format ripetuti ad oltranza.

Fa specie che egli abbia utilizzato lo stesso ritornello che Renzi (dov’era la Cgil) abbia rivolto a Susanna Camusso con l’obiettivo di voler annientare l’unico sindacato italiano che negli ultimi venti anni ha resistito al progetto della P2 che voleva la scomparsa dei sindacati. Progetto portato avanti dai vari governi Berlusconi e continuato con quello odierno di “centro sinistra”.

Già che c’era poteva anche scriverci l’altro format: 80 euro, 80 euro, 80 euro.

Sappia, comunque, il Sindaco, che oramai ci sono gli strumenti cognitivi utili allo smascheramento di quei camuffamenti tipici del linguaggio politico che va di moda in questi tempi. Stiano attenti, però, i politici, a non esporre le nuove generazioni alla conseguenza affabulatoria persuasiva della multimedialità.

Bruno affronti le questioni nel merito, approfondendole con dirigenti abbastanza esperti in materia contrattuale e senza ricorrere alle proprie opinioni personali che mal si conciliano con il contenuto della circolare elaborata in materia molto chiara anche per coloro che non siano addetti ai lavori.

La CGIL in questa strana vicenda in cui si è venuta a trovare, resa tale dal Sindaco, paradossalmente, ha rivendicato coerentemente l’applicazione corretta della Circolare del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi (referente del Sindaco).

I non addetti ai lavori devono sapere che la richiamata circolare dispone, in maniera chiara, che i buchi prodotti dal danno erariale delle precedenti amministrazioni, devono essere colmati attraverso: la riduzione del numero dei dirigenti (20%), dei dipendenti del comparto, la revisione degli assetti organizzativi dell’Ente, dalle risorse rivenienti dai piani di risparmio, ecc. ecc.; vieta, invece, qualsiasi tipo di recupero sulle retribuzioni dei dipendenti (come ha chiarito sulle riviste specializzate il Prof. Arturo Bianco, referente di codesta amministrazione).

Sappia inoltre, il Sindaco, che, illegittimamente, è stato operato un recupero sulle retribuzioni dei dipendenti, in quanto dall’anno 2010 in poi le progressioni orizzontali sono state regolarmente finanziate dal fondo del salario accessorio.

Se il direttore di ragioneria ha ritenuto legittimo finanziare questo istituto contrattuale con risorse variabili, questo errore non può essere ascrivibile alle responsabilità dei dipendenti, né delle organizzazioni sindacali, le quali hanno da sempre sostenuto che l’incremento delle risorse per il pagamento delle progressioni, andava effettuato esclusivamente con le risorse stabili.

Il Capo dell’amministrazione affronti in modo più responsabile queste problematiche, senza voler distrarre l’attenzione di chi legge ed evitando di raccontare fatti non veri.

Franco Solazzo
Franco Solazzo

Comprendiamo quanto sia complessa la materia ma non può risolversi in una querelle tra amministrazione e CGIL.

Con questo spirito va letto anche il verbale di delegazione trattante del 13 gennaio, l’unico a noi inviato, quello del 15 non è stato neanche firmato perché la parte pubblica lasciò il tavolo per consentire alla parte sindacale di raggiungere un’intesa – mai raggiunta – e, quindi, mai redatto, tantomeno sottoscritto. Se egli ne possedesse una copia, è invitato a farcela conoscere, notificandoci l’atto.

Dal verbale del 13 gennaio u.s. (che inviamo, per conoscenza alla redazione): “Il Sig. Solazzo manifesta la propria indignazione nei confronti dell’Amministrazione per aver adottato il provvedimento che dispone il recupero, ritenendo che la decisione è stata presa in violazione del principio di correttezza nelle relazioni sindacali.”

Se per il Sindaco Bruno l’indignazione rappresenta un accordo, temiamo abbia a far pace con la lingua italiana oppure che egli non abbia mai seguito attentamente e con scrupolo la vicenda, fatto ancor più grave che denota approssimazione nel gestire la cosa pubblica.

Temiamo che egli non abbia neanche letto la nota della FP CGIL, forse in stile renziano si è fermato ai 140 caratteri del titolo?

Non crediamo che l’articolo pubblicato della nostra organizzazione possa lasciare dubbi sulle responsabilità che ricadono in primis sulle precedenti amministrazioni. Di cosa si duole? Chi vuole proteggere?

Si informi quando e come la Funzione Pubblica ha posto in essere centinaia di iniziative volte a smascherare il malcostume delle precedenti amministrazioni riveniente da forme di clientelismo esasperato, elargizioni di privilegi e favori, sperpero di denaro pubblico, distribuzioni di incarichi di notevole responsabilità in violazione delle norme contrattuali e, addirittura, danno erariale riferito alla monetizzazione delle ferie maturate e non godute.

Peccato che il nostro Sindaco non si sia servito delle denunce della FP CGIL né che abbia mai esercitato il controllo, dovuto per legge, negli anni in cui la sua compagine politica ha seduto gli scranni dell’opposizione, sulle delibere e sulle determine che trattavano la gestione delle risorse umane ed economiche.

Allora, come adesso, la CGIL c’era, l’opposizione NON SI SA.

E’ falso tra l’altro che le trattenute già operate sulle retribuzioni dei dipendenti siano state oggetto di una intesa raggiunta con le organizzazioni sindacali, come invece veniva specificato in determina.

Il Sindaco Bruno, quando sostiene nel suo comunicato di aver individuato nella concertazione il metodo attraverso il quale affrontare le numerose criticità che da tempo affliggono la macchina amministrativa, mente, infatti, proprio con lui, non abbiamo concordato un bel niente, anzi, di contro è opportuno rammentare allo stesso che da oltre un mese il Segretario Generale della FP CGIL di Brindisi, ha chiesto un confronto teso a conoscere per quali ragioni, sino a tutt’oggi, siano stati negati i diritti ai lavoratori e a qualche cittadino connessi all’applicazione dell’art. 50 del CCNL del 14/09/2000 integrato dall’art. 42 del CCNL del 22/01/2004 e dall’allegata relazione ARAN, e dell’art.22 del CCNL 05/10/2001, dell’art. 2103 del C.C. – modificato dall’art. 13 dello Statuto dei diritti dei Lavoratori. Inoltre, La FP CGIL lamenta il mancato confronto riguardo alla esternalizzazione dei servizi cimiteriali, a nostro giudizio inopportuna e foriera di disfunzioni che potevano superate attraverso un corso/concorso per l’assunzione di n. 2 necrofori.

Sappia il Sindaco, comunque, che i dipendenti monoreddito del Comune di Francavilla Fontana sono numerosi e che nell’ultimo quinquennio hanno già subito un depauperamento del potere di acquisto delle proprie retribuzioni che ammonta circa a 4 mila euro, a causa del blocco dei contratti nazionali, della riduzione del salario accessorio e della sospensione dell’indennità di vacanza contrattuale. Questi ultimi, si deve sapere, che si trovano già collocati nella prima fascia di povertà e che sarà proprio arduo, per costoro, pagare le esose bollette della TASI e della TARSU e il rinnovo dell’abbonamento alla RAI TV oltre ai beni di prima necessità occorrenti alla famiglia.

Franco Solazzo, dirigente sindacale della FP CGIL Territoriale di Brindisi

Antonio Macchia, Segretario Generale Cgil Funzione pubblica Brindisi

Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com