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Francavilla, “La bottega dei giocattoli” venerdì 27 al cine-teatro Italia

Si riceve e pubblica:

La bottega dei giocattoli [photo © Gemma Rossi] 1«Alza le mani, gira le mani, batti due colpi e apri le mani…». Venerdì 27 febbraio 2015, alle ore 10.45 al cineteatro Italia di Francavilla Fontana, in via Santa Cesarea 16, va in scena “La bottega dei giocattoli”, testo e regia Sandra Novellino e Delia De Marco, con Giovanni Di Lonardo, Valentina Elia, Delia De Marco, voce registrata Anna Ferruzzo, scene costumi e disegno luci Maria Pascale, musiche originali Mirko Lodedo, datore luci Vito Marra, produzione Crest, nell’ambito de “La scena dei ragazzi”, rassegna riservata agli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I e II grado, promossa da Comune di Francavilla Fontana e Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Crest. Durata: 50′. Informazioni: 099.4725780 (interno 3: ufficio scuola Crest, responsabile Cinzia Sartini).

Storie intorno a giocattoli che si animano di vita propria abitano da sempre le fantasie dei bambini, che naturalmente giocano dando un’anima agli oggetti. La nuova storia della compagnia Crest accade in una bottega di giocattoli, e le botteghe di giocattoli non sono forse delle città nelle quali i giocattoli vivono come delle persone? O meglio, le città non sono forse delle botteghe di giocattoli nelle quali le persone vivono come dei giocattoli? C’è sempre una bambola più bella e c’è la bambola invidiosa, un orsacchiotto che si innamora e un soldatino geloso, una mamma cattiva e una buona fata, giostre e macchinine che non si stancano di girare. Un mondo parallelo che aiuta i bambini a fare esperienza di emozioni, imparando a non perdere “la bussola”, passando dalla gioia alla delusione, dalla malinconia all’allegria, dall’amore al risentimento. Una città solitamente notturna, perché vive nel profondo dei sentimenti. Non solo infantili.

Destinato ai bambini più piccoli, il lavoro è l’esito di un percorso avviato da un gruppo di attrici e di insegnanti di scuola materna intorno al linguaggio teatrale più efficace rispetto ad un’utenza così particolare e impegnativa, per verificare linguaggi e tecniche di lavoro che, ovviamente, lasciano poco spazio alle parole a favore di immagini, musica e… gioco. Lo spettacolo prende corpo anche dalle musiche originali di Mirko Lodedo, vero tappeto sonoro di azioni, danza e racconto che danno vita ai giocattoli. O sono i giocattoli a dar vita agli attori?

Nato a Taranto nel 1977, il Crest, acronimo di collettivo di ricerche espressive e sperimentazione teatrale, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Dal 1992 è inserito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’elenco “delle compagnie che svolgono alto e qualificato livello di attività nel campo del teatro per l’infanzia e la gioventù”. E’ stato finalista al Premio ETI Stregagatto con gli spettacoli “La neve era bianca” (1999), “La mattanza” (2000), “Cane nero” (2001) ed ha prodotto lo spettacolo vincitore del Premio Scenario 2005, “Il deficiente”. Ha vinto il Premio “L’uccellino azzurro” (Festival “Ti Fiabo e Ti Racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009) e “Sposa sirena” (2013).

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