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Malattia dell’ulivo, tra Oria e Francavilla un’ecatombe: centinaia gli alberi da abbattere

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Con Xylella fastidiosa, il batterio killer degli alberi, non si scherza davvero più, ammesso che finora qualcuno ci abbia scherzato: sono centinaia gli ulivi – molti secolari – che per il piano d’emergenza del commissario Giuseppe Silletti andrebbero eradicati affinché non contagino altri alberi da frutto. Si parla di circa un milione di piante in tutta la Puglia, anche se il numero cresce di giorno in giorno e le fasce individuate proprio nel piano d’emergenza – zona infetta, zona eradicazione, zona cuscinetto, cordone fisiosanitario – si ampliano di conseguenza. Centinaia di ulivi infetti sono stati individuati anche nel Brindisino, in particolare nell’area tra Oria e Francavilla e per questi sembra non poterci essere alcuno scampo: sono destinati all’abbattimento, sebbene alcuni tra politici ed esperti non siano d’accordo.

Il piano di cui sopra, portato a Roma dal commissario stesso, dovrebbe essere operativo – si apprende – tra una settimana, massimo dieci giorni, quando una consistente parte del patrimonio botanico che ha reso nota la Puglia in tutto il mondo sarà depennata, almeno temporaneamente, dalla cartina geografica.

Il nuovo piano che comprende anche l'enclave infettiva tra Oria e Francavilla (da Nuovo Quotidiano di Puglia)
Il nuovo piano che comprende anche l’enclave infettiva tra Oria e Francavilla (da Nuovo Quotidiano di Puglia)

Uno scenario che non nuocerebbe soltanto al paesaggio, ma anche e soprattutto all’economia agricola: l’impiego di pesticidi o l’attuazione di altri interventi drastici metterebbe in ginocchio un settore già in difficoltà, facendo abbassare il costo del prodotto.

 

Un’ipotesi che gli esperti vorrebbero fosse scongiurata – qualcuno sostiene che, in caso d’infezione, sia sufficiente tagliare le fronde intaccate dal batterio e poi bruciarle – ma che per il commissario Silletti rappresenta l’unica possibile per salvare gli alberi non ancora infettati.

Il vecchio piano
Il vecchio piano

Sulla propagazione della malattia, intanto, la Procura di Lecce ha persino aperto un’inchiesta per capire come Xylella – originaria dell’Australia – sia arrivata in Puglia. L’ipotesi di reato avanzata dal pubblico ministero Elsa Valeria Mignone è, per l’appunto, diffusione colposa di una malattia delle piante. La Forestale ha sequestrato ieri 102 piante ad alto rischio contagio presso l’impresa Agrigarden di Brindisi e un’altra cinquantina in vendita nel centro commerciale Auchan di Mesagne.

Nelle immagini pubblicate quest’oggi dal Nuovo Quotidiano di Puglia, che sta seguendo passo passo la vicenda, si può notare la differenza tra il vecchio e il nuovo piano, con l’aumento delle fasce a rischio e la delineazione di una sorta di enclave della Xylella tra le campagne di Oria e Francavilla: gli alberi entro quel cerchietto saranno tutti abbattuti.

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Campioni di piante infette prelevati a Oria

 

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