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Oria, i cassonetti di un esercizio commerciale nel perimetro del Comune: finalmente rimossi

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gianluca schifone
Propaganda elettorale. Committente responsabile: il candidato

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Sono stati rimossi a seguito di una dura segnalazione da parte del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza i bidoni per la differenziata, appartenenti a un noto esercizio commerciale, che da diverso tempo erano stati collocati nel perimetro del Comune e che, specie col caldo, disturbavano il lavoro dei dipendenti pubblici in servizio presso l’Ufficio Ragioneria, impossibilitati persino ad aprire le finestre per non dover respirare il tanfo emanato da quei rifiuti.

Leonzio Patisso, anche Rsu Uil oltre che rappresentante per la sicurezza, ha nei giorni scorsi scritto al commissario straordinario del Comune, al segretario generale e, per conoscenza al Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dello Spesal/Asl di Brindisi.

In particolare, Patisso si è lamentato della mancanza di “qualsiasi forma di informazione e/o consultazione in relazione ai lavori effettuati senza alcun progetto tecnico e senza neppure coinvolgere l’Utc che hanno stravolto il piano per la sicurezza e l’evacuazione dai posti di lavoro a suo tempo concordato e mai adeguato alle norme di sicurezza, innalzando muri e isolando la via di fuga individuata nei sotterranei e garage, eliminando porte appositamente predisposte con maniglioni antipanico nei pressi dei locali adibiti a Biblioteca”.

E ancora: “Mancata informazione e/o consultazione in relazione ad eventuali provvedimenti che hanno autorizzato esercizi commerciali privati, in violazione della ordinanza sindacale n. 52/2009, ad utilizzare per il deposito e stazionamento permanente di numerosi bidoni maleodoranti ed insalubri relativi alla raccolta rifiuti gli spazi di pertinenza della sede municipale a ridosso delle finestre dell’Ufficio Tributi e Ragioneria costrette a rimanere chiuse soprattutto con l’approssimarsi della stagione estiva”.

«Di tutto quanto sopra sono stato interessato espressamente dai dipendenti dell’Ente – ha dichiarato il rappreche mi hanno espressamente invitato a tutelare la loro salute oltre la sicurezza sui luoghi di lavoro nel rispetto della vigente normativa e pertanto anche per la tutela delle proprie ragioni giuridiche e l’esercizio dei compiti previsti da precise disposizioni di legge.

A qualche giorno di distanza dalla segnalazione, datata 22 maggio, quei bidoni sono stati finalmente rimossi, anche se è tuttora visibile in terra il percolato rilasciato dai rifiuti in essi contenuti.

 

 

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