Non se le sarebbero mandate a dire: sia Antonio Andrisano, il più suffragato della sua coalizione alle passate amministrative, sia Mimmo Bungaro, reduce da un buon risultato alle scorse regionali, rivendicano i gradi di capogruppo in Consiglio comunale dopo che quello attuale, l’ex candidato sindaco Antonio Sgura ha manifestato l’intenzione di rinunciare all’incarico. Resterebbe in Consiglio, ma non da capogruppo.
E, allora, in una recente riunione di Forza Italia sarebbe nata la contesa Andrisano-Bungaro, con entrambi che puntano al prestigioso compito di rappresentare oltre che il partito anche gli altri colleghi.
Né Andrisano però avrebbe detto di potersi sentire rappresentato da Bungaro né Bungaro di potersi sentire rappresentato da Andrisano. Alla, fine, insomma, tutto è rimasto com’era, in attesa che in qualche modo la diatriba possa cessare.
Andrisano, che è anche stato consigliere anziano e primo presidente delle assise per via delle preferenze riportate personalmente sommate a quelle dell’intera coalizione, avrebbe puntato tutto sul suo risultato individuale nel 2014, ritenendo di essere il più indicato per il ruolo di capogruppo.
Bungaro, invece, entrato da poco in Consiglio a seguito delle dimissioni rassegnate da Luigi Vitali, avrebbe concentrato tutte le sue fiches sul recente buon risultato elettorale conquistato alle regionali: un risultato che non gli è valso l’elezione in via Capruzzi, ma che ne avrebbe dimostrato il peso elettorale.
Ma, al momento, quello tra i due sembra un dialogo tra sordi: nessuno sembra disposto ad arretrare di un millimetro. Nel frattempo, però, è stato Sgura a fare un passo indietro o, almeno, a rimettere la questione in stand-by.
