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Oria al voto: nessun apparentamento. Carone e Ferretti corrono da soli, almeno ufficialmente

Una cosa è certa: nessun apparentamento sarà di quelli ufficiali, in grado cioè di stravolgere già sulla carta la composizione di Consiglio comunale e, per forza di cose, giunta nel caso di vittoria al ballottaggio dell’uno o dell’altra contendente.

Il termine per apparentarsi ai sensi di legge è infatti scaduto ieri e nulla è stato sancito se non ipotesi di accordi informali. Il Partito Democratico, per esempio, ha mostrato maggiore simpatia, per così dire, nei confronti di Cosimo Ferretti. D’Altra parte, senza apparentamento alcuno, in caso di vittoria di Maria Lucia Carone, i democratici non prenderebbero neppure un consigliere comunale.

Il Movimento 5 Stelle ha invece deciso di lasciare ampia libertà agli elettori, cui però non è stata indicata alcuna strada maestra: invito al voto sì, meglio questo o quell’altra no. L’elettorato grillino è per definizione un elettorato attivo e che punta al cambiamento, anche se non in quest’occasione non è dato sapere verso quale aspirante primo cittadino e schieramento si orienterà.

Resta il nodo Ncd-Mas: la coalizione che ha sostenuto la candidatura al primo turno di Cosimo Pomarico non ha ancora tratto le conclusioni e attende di essere convocata dagli sfidanti per poter prendere una decisione, magari sul programma o sulla considerazione da ricevere dopo il 14 giugno. Una cosa è fuori discussione: tra Pomarico e Ferretti non scorre notoriamente buon sangue politico, ma alla fine ciò che conterà sarà il peso che il candidato di centrodestra o Carone, a capo di sole liste civiche, vorranno eventualmente accordare all’ex sindaco e alla sua fazione.

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