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Ferrarese top manager di Stato: gestirà un patrimonio di 290 miliardi di euro

Matteo Renzi e Massimo Ferrarese
Matteo Renzi e Massimo Ferrarese

“Grandi poteri comportano grandi responsabilità”. La citazione non è particolarmente dotta – è presa in prestito dallo zio Ben dell’Uomo Ragno – ma efficace per l’occasione. Il governo di Matteo Renzi, nella persona del ministro all’economia Pier Carlo Padoan, ha deciso di affidare all’imprenditore francavillese Massimo Ferrarese, già presidente della Provincia di Brindisi, imprenditore di successo e padre della pallacanestro brindisina dei miracoli, la presidenza del Cda dell’Invimit. Una sigla che a molti potrà dire poco, ma che racchiude in quelle poche lettere un potere immenso. L’Invimit è la società partecipata al 100 percento dallo Stato che gestisce il patrimonio immobiliare pubblico italiano.

Parliamo di una “fortuna” da 290 miliardi di euro, che il governo Renzi ha affidato nelle mani di Massimo Ferrarese. Per farne cosa? Valorizzarlo e venderlo. Insomma: far crescere quel tesoro e tramutarlo in denaro liquido da immettere nelle casse dell’Erario. Ferrarese avrà al suo fianco Elisabetta Spitz, confermata amministratore delegato. Il consiglio è completato da Elisabetta Colacchia, Nella Ciuccarelli e Stefano Scalera. Quest’ultimo è dirigente del ministero dell’Economia e delle Finanze. E’ stato anche nominato il collegio sindacale che è così composto: Susanna Masi (Presidente), Grazia D’Auria (sindaco effettivo), Vincenzo Laudiero (sindaco effettivo), Francesca Marolda (sindaco supplente), Angela Affinito (sindaco supplente).

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