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Francavilla, sciacallo chiede soldi ai commercianti per il piccolo Francesco: è una truffa

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Sciacalli. Difficile definirli diversamente. Balordi senza cuore che si avventano su un bambino e le sue difficoltà per lucrare pochi spiccioli di guadagno. Da giorni, per le vie di Francavilla Fontana, qualcuno sta bussando alle porte dei commercianti del centro chiedendo soldi per il piccolo Francesco Schiavone, bambino affetto da una rarissima malattia genetica che richiede continue e costose cure. Per aiutare lui e i suoi genitori Daniela Catanzaro e Mimmo Schiavone, è iniziata alcuni mesi fa una gara di solidarietà che ha fin’ora portato i suoi frutti, dando alla famiglia un po’ dell’ossigeno necessario ad affrontare le difficoltà con un pizzico di serenità in più. Su tutte l’associazione Anfass e la Virtus Francavilla.

Ed è stato proprio un socio Anfass, l’avvocato Antonio Andrisano, a chiamare il papà del piccolo Francesco per chiedergli se avesse autorizzato lui una raccolta fondi tra i commercianti. “Non ne so niente” è stata la risposta. Già, perché nessuno ne sa niente. L’uomo che da giorni chiede agli esercenti di Francavilla soldi per Francesco è un truffatore. Non è stato autorizzato ad organizzare alcuna manifestazione, alcuna catena benefica, e i soldi che si starebbe mettendo in tasca, probabilmente, rimaranno lì. Questa mattina la mamma di Francesco, indignata e delusa, ha scritto un messaggio sulla sua pagina Facebook per avvertire quanta più gente possibile della truffa in corso.

“Abbiamo appena saputo – scrive – che c’è gente che va in giro a chiedere soldi per mio figlio e nessuno lo ha autorizzato. Abbiamo messo i salvadanai e un conto corrente aperto dall’associazione Anfass proprio per evitare questo, ma a malincuore scopro che c’è gente meschina che sta approfittando della malattia di mio figlio per fare soldi. Chiunque tu sia sei una persona viscida e schifosa e spero nel giusto castigo. Non auguro il male a nessuno ma dio esiste. Hai fatto un grande sbaglio a toccare mio figlio approfittandoti della situazione. Vergognati”. Nel pomeriggio, fanno sapere i genitori, il caso sarà denunciato ai carabinieri.

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