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Emergenza rifiuti, Ferretti: «Dimettiamoci tutti da sindaci per protesta contro la Regione»

ferretti di spalle
Ferretti di spalle durante il corteo contro gli abbattimenti degli ulivi a Oria

Nel corso del vertice di ieri mattina, prima in Provincia e poi in Prefettura, a proposito dell’emergenza rifiuti che attanaglia l’intero Brindisino, dal sindaco di Oria Cosimo Ferretti è partita una proposta piuttosto radicale all’indirizzo dei colleghi: «Dimettiamoci tutti e 20 in blocco così da pressare la Regione per sbloccare una situazione che si è fatta insostenibile».

Lo stallo è per il momento stato tamponato dall’ordinanza urgente firmata, sotto la propria responsabilità in considerazione della straordinarietà e della gravità dello status quo, dal presidente della Provincia (oltre che primo cittadino di Francavilla Fontana) Maurizio Bruno, che ha intimato alla Formica Ambiente di accogliere – nonostante tutto – i rifiuti del biostabilizzatore di Brindisi gestito da Nubile.

Si tratta però di una soluzione-tampone o, meglio, temporanea, in attesa che la Regione stabilisca qualcosa di più duraturo. Si colloca in quest’ottica, infatti, l’idea di Ferretti (già presidente dell’Ato Brindisi 2, poi trasformata in Aro Brindisi 1 Ovest): «Credo che si dovrebbe essere autorizzati a conferire altrove per 7-8 mesi e in quel frattempo procedere alle bonifiche delle discariche presenti sul nostro territorio, ma è da Bari che devono decidere e noi, dal canto nostro, non possiamo far altro che sollecitare una loro decisione: è per questo che ho proposto a tutti i miei colleghi di optare per una forma di protesta ben più significativa rispetto alle semplici dimissioni dall’Oga (Organismo di gestione d’ambito, presieduto dal sindaco di Brindisi Mimmo Consales)».

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