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Oria, in 4 rapinano anziana per 80 euro: uno l’hanno preso

Uno degli indiziati lo hanno preso. Si tratta di Luca Calò, 39enne di Oria, già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti. E’ accusato di aver preso parte, nel maggio scorso, a una rapina messa a segno ai danni di un’aziana di 80 anni, ad Avetrana. In quattro le entrarono in casa. La immobilizzarono, le intimarono di non urlare e le misero a soqquadro l’appartamento. Per mettersi in tasca cosa? 80 euro appena. A tanto ammonta infatti il bottino che i quattro riuscono a trovare in casa della donna prima di darsi alla fuga. L’accaduto fu quel giorno stesso denunciato ai carabinieri, che avviarono le indagini sotto la direzione della Procura di Taranto.

Fra gli strumenti utilizzati dagli investigatori per risalire all’identità dei banditi, anche la ricerca delle impronte digitali. E proprio questa mossa, utilizzata più nelle grandi serie tv americane e nei più cruenti fatti di cronaca nera, che nei furti e nelle rapine in appartamento, ad aver dato una svolta decisiva all indagini. Alcune delle impronte digitali ritrovate nell’appartamento sono risultate coincidere con quelle del 39enne Luca Calò, che a distanza di 5 mesi dalla rapina, è stato tratto in arresto dai carabinieri della compagnia di Manduria, in collaborazione con i colleghi della stazione di Oria.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Taranto Martino Rosato, su richiesta del sostituto procuratore Lanfranco Marzia. Espletate le formalità di rito Calò è stato condotto presso la casa circondariale di Taranto, dove è attualmente recluso a disposizione dell’autorità giudiziaria. Proseguono intanto le indagini per risalire all’identità degli altri complici della banda.

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