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Delegazione ebraica in visita a Oria, c’era anche il rabbino capo di Roma

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Una nutrita delegazione di ebrei ha nei giorni scorsi visitato la biblioteca comunale di Oria, dov’è custodita un’importante stele, e poi il quartiere ebraico nel centro storico. Tra loro c’era anche il rabbino capo della comunità di Roma Roberto Della Rocca. Il giorno prima dell’Immacolata, Cosimo Yehuda Pagliara, delegato della comunità ebraica di Napoli per la Puglia e la Basilicata aveva chiamato il Comune di Oria per chiedere se l’indomani sarebbe stato possibile per un gruppo di ebrei ammirare la stele.

L’addetto alla biblioteca Antonio Carone si è messo a disposizione, mai pensando però che quel gruppo sarebbe stato composto da circa 50 persone. L’8 dicembre attorno alle 12, infatti, in città è giunto addirittura un pullman, che ha parcheggiato proprio nei pressi del municipio. Ad accogliere i numerosi ospiti, oltre a Carone, anche il presidente del Consiglio comunale Glauco Caniglia e poi Diego Moretto (peraltro autore delle foto a corredo di questo post).

Considerata l’importanza e l’eccezionalità della visita, dopo la mostra della stele (un importante reperto rinvenuto nei pressi del cimitero ebraico di Oria e risalente all’ottavo secolo) è stato improvvisato un piccolo convegno nel corso del quale hanno preso la parola lo stesso Caniglia, Pagliara e Della Rocca. Quest’ultimo, allievo di Elio Toaff, storico rabbino capo della comunità di Roma, è un personaggio di assoluto rilievo nel panorama nazionale. Dopo la tappa in biblioteca, che li ha affascinati e al termine della quale sono stati loro donati alcuni libri sulla storia ebraica di Oria, la delegazione si è diretta alla volta del centro storico e, in particolare del quartiere ebraico. E anche in questo caso sono fioccati gli apprezzamenti.

Successivamente, appagati dall’escursione oritana, gli ebrei – provenienti da ogni parte d’Italia – hanno proseguito il loro tour alla volta di Nardò: erano già stati a Sannicandro, a Trani, a Bari e a Brindisi.

A Santa Maria al Bagno (Nardò) furono ospitati tra il 1943 e il 1947 oltre 100mila ebrei sopravvissuti allo sterminio nazista e destinati al nascente Stato di Israele. Non a caso, nel 2005, l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì a Nardò la Medaglia d’Oro al Merito Civile proprio per quell’ospitalità offerta.

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