Chi si aspettava le sue dimissioni – reali o proforma – sarà rimasto deluso. Il sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, non solo non si è (più) dimesso, ma ha rilanciato: «Andiamo avanti con chiunque voglia realizzare il nostro programma o continuare a farlo». Leggere tra le righe non è difficile, insomma. Ma oltre a questo, nel corso dell’acceso Consiglio comunale appena conclusosi, ha lanciato anche il guanto di sfida alle opposizioni: «Volete che me ne vada? Raccogliete le firme e sfiduciatemi, se ne siete capaci». Una proposta che, almeno per adesso, non è stata accolta. Il consigliere de La Puglia prima di tutto, Gianni Capuano, ha dichiarato che, così stando le cose, Bruno dovrebbe già dimettersi da sé e tornare in Consiglio per ufficializzare la crisi. Nel caso in cui la proposta del primo cittadino fosse accolta, occorrerebbero le firme della metà più uno dei consiglieri per mandare a casa la sua amministrazione. I numeri, però, potrebbero essere ancora dalla parte di Bruno & Co.: difficilmente, in attesa di novità, il terzetto del Nuovo centrodestra sottoscriverebbe un’eventuale mozione di questo genere. Rispetto alle previsioni o, semplicemente alle ipotesi della vigilia, si è trattato di un deciso cambio di strategia.
Furti nel cimitero, mamma e figlia a processo: la primi prosciolta perché incapace, la seconda in giudizio abbreviato
Un reato particolarmente odioso: vilipendio delle tombe. Madre e figlia sono così finite a processo, ma la prima – 59enne di Torre Santa Susanna –