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Curto: «Il sindaco venga venga a riferire in Consiglio sulle dure accuse mossegli dal Prc»

Euprepio Curto, consigliere comunale Progetto per l'Italia
Euprepio Curto, consigliere comunale Progetto per l’Italia

“Che cosa aspetta Maurizio Bruno a venire a riferire in Consiglio comunale sulla gravissima e irreversibile crisi della sua (ex) maggioranza? Che cosa aspetta questo disastroso sindaco a confermare o a smentire le voci, pure autorevoli, di un imminente stravolgimento del quadro politico emerso dalle elezioni del giugno 2014? Che cosa aspetta questo abusivo primo cittadino a rendere conto nella sede istituzionale propria, il consiglio comunale, delle accuse gravissime, sia sotto l’aspetto politico che penale, rivolte implicitamente a lui personalmente e al Partito Democratico da parte del segretario del partito della Rifondazione comunista? Che cosa aspetta, Bruno, a chiarire la vicenda della eventuale spartizione delle assunzioni (denunciata da Rifondazione Comunista), prima ancora che si conoscesse (o già la si conosceva?) quale società avrebbe vinto la gara dei tributi minori? ”.

A porre tali interrogativi è l’ex senatore Euprepio Curto, consigliere comunale di “Progetto per l’Italia”, nel ruolo di spina nel fianco dell’Amministrazione Bruno che non vi è giorno che non sia duramente contestata dall’ex inquilino di Palazzo Madama.

“Ciò che sta accadendo a Palazzo Imperiali e dintorni per esclusiva responsabilità della sinistra – ha proseguito l’avv. Curto – è semplicemente vergognoso, e conferma l’assoluta inidoneità di Bruno e sodali a governare Francavilla Fontana.”

“Nel corso degli ultimi anni – ha continuato Curto – ne abbiamo sentite tante sulla presunta rissosità del centrodestra negli anni in cui la destra guidava Francavilla. Ma almeno allora il confronto era dialettico, programmatico, e comunque politico. Oggi la virulenza dello scontro in corso nella sinistra francavillese poggia su accuse di spartizioni di posti in stile manuale Cencelli, sul confinamento in Siberia riservato a quattro lavoratori rei di fare riferimento ad altri schieramenti politici, per non parlare del rilancio di un tema, che con senso di responsabilità avevamo cercato di tenere fuori dall’attuale dibattito politico (e cioè il riferimento ad accordo sottobanco, che verrebbe da lontano, con pezzi del centrodestra) sul quale a breve sarà possibile porre un punto fermo”.

“Temi di natura politica – ha concluso l’ex senatore – ma anche temi a chiara rilevanza penale, sui quali, siamo convinti, si sfracellerà l’intera gauche francavillese”.

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